Dal campo
Per la Carota Novella di Ispica Igp una stagione promettente
Il presidente Massimo Pavan: «Per il 2024 l’obiettivo è certificare 5 mila tonnellate»
![Per la Carota Novella di Ispica Igp una stagione promettente](/upload/FOTO IFN/carota-novella-i.g.p-1200x600-ifn.jpg)
Il Consorzio di Tutela IGP Carota Novella di Ispica continua il suo percorso di crescita, con l’obiettivo di penetrare sempre di più sul mercato e diventare un punto di riferimento per i consumatori italiani. Nato nel 2010, riunisce 12 produttori che rappresentano oltre il 50 per cento dei produttori delle zone interessate alla coltivazione. A IFN racconta l’inizio della campagna 2024 il presidente del consorzio, Massimo Pavan. “La stagione è partita il 1° febbraio– come prevede il disciplinare – e, sin da subito, il prodotto ha espresso al meglio le sue caratteristiche. Il mancato inverno, è il caso di dire, ha infatti velocizzato l’entrata in produzione delle carote”.
![Il presidente Massimo Pavan](/upload/FOTO IFN/massimo-pavan-carota-ispica-ifn.jpg)
Ovviamente, l’andamento climatico è stato croce e delizia: se più delizia per la qualità, certo più croce per i costi di produzione. “Il prodotto è dolce, croccante e rispetta tutti i parametri organolettici della nostra Novella di Ispica. Questo, grazie al terreno e al microclima dell’areale ispicese, che ci ha anche permesso di non riscontrare criticità agronomiche. Unico problema, anche se molto serio, è stato la carenza d’acqua. Dal mese di agosto, infatti, abbiamo dovuto irrigare costantemente per garantire la produttività necessaria. Ovviamente, i costi di produzione così sono umentati ma, per ora, non siamo in grado di quantificare l’incremento”.
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Su questo tema, il Consorzio di Tutela ha però un obiettivo chiaro: salvaguardare il territorio per le generazioni future. “Per gestire le risorse idriche adottiamo impianti con micro-sprinkler, in modo da essere il più sostenibili possibile. La siccità, come detto, non ha inficiato la qualità ma i volumi dovrebbero essere più ridotti”.
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Come riconoscere un carota Novella di Ispica Igp? Facile, con l’impronta digitale.
“La concorrenza si fa sempre più accesa e non solo sull’Igp; riteniamo che quest’anno arriverà prodotto egiziano, come è accaduto l’anno scorso con le carote provenienti da Israele. La nostra carota ha però caratteristiche uniche, facilmente riconoscibili, a partire da un gusto intenso ed erbaceo
Per dare maggiori certezze ai clienti, inoltre, abbiamo sviluppato, in collaborazione con Analitica Italia e l’Università del Piemonte, l’impronta digitale che ci permette, attraverso analisi chimiche, di identificare molecole presenti solo nell’areale di Ispica”.
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La stagione 2024 dovrebbe concludersi il 15 giugno.
“Le quotazioni sul mercato sono positive ma per noi è altrettanto importante essere presenti sia in Gdo che nei mercati generali, poiché vogliamo uscire dall’anonimato. Il packaging principale che proponiamo sono le vaschette da 800 grammi e lo sfuso da 9 chili in cassetta. L’anno scorso le carote certificate sono state 3.500 tonnellate ma, quest'anno, cercheremo di fare meglio e l’obiettivo è raggiungere quota 5 mila. Prima possibile, poi, vorremmo varcare le Alpi”, conclude Pavan.
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