La “nuova” linea Verso Natura guarda al futuro del biologico

L’analisi di IFN sul restyling del brand di Conad

La “nuova” linea Verso Natura guarda al futuro del biologico

I consumi di ortofrutta biologica in Italia segnano un trend poco incoraggiante da alcuni anni a questa parte, ma ciò non toglie che in GDO emergano novità degne di nota, come il restyling della linea “Verso natura” di Conad, che abbiamo notato durante una delle ultime rilevazioni presso alcuni punti vendita della catena leader sul territorio nazionale.

Come potete vedere dalle foto, si tratta di un rinnovamento della grafica del brand e dell’intero packaging che caratterizza i prodotti Biologici che, per quanto riguarda l’ortofrutta, l’abbiamo trovato su tutte le tipologie di prodotto: frutta e verdura di I° gamma, secco e IV° gamma. 
L’utilizzo del verde tra gli scaffali è ormai molto diffuso per i prodotti biologici che vogliono comunicare la propria naturalezza e, in questo caso, entrando nel dettaglio, si nota immediatamente una variazione di sfumatura del colore da chiaro a scuro rispetto alla versione precedente, che rende più leggibile il lettering del packaging su fondo bianco. Il verde scuro, inoltre, conferisce maggior rigore alla confezione che, in questo modo, risulta decisamente più minimale e pulita. 

Una rivisitazione che ha eliminato ogni elemento grafico, come la fogliolina verde, segnando così il passaggio da un brand figurativo ad uno denominativo, puntando decisamente sulla riconoscibilità della linea. Seguendo questa filosofia, anche la scritta “biologico” ora è meno impattante, in quanto si presuppone che il consumatore conosca già il marchio. 
In genere, quando vengono tolti elementi grafici dal pack si presuppone che nel consumatore si siano già sedimentate le caratteristiche del brand, a conferma di una buona notorietà raggiunta, come confermano le rilevazioni del Monitor Ortofrutta di Agroter che la collacano ai vertici fra le Mdd del biologico. Difatti, questo è uno step evolutivo che può migliorare la percezione dei prodotti Biologici venduti da Conad che evidentemente ha “affilato” le armi di un segmento che sta vivendo un momento di impasse, certamente non favorito dall’attuale contesto economico.

Ha collaborato Giulia Capacci

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