Ingrosso: gli ortaggi prendono quota, frutta a rallentatore

«Peperoni e zucchine superano i 2 euro»

Ingrosso: gli ortaggi prendono quota, frutta a rallentatore

“Dopo le feste natalizie c’è stata una crisi profonda – tuona Ignazio Marzulli, grossista del mercato di Bari – che descrive con amarezza le prime settimane del 2023”.
Nulla di nuovo dal capoluogo pugliese che, come altre strutture mercatali, sta facendo i conti con un momento di forte contrazione della domanda.
“Triste realtà che sta attraversando lo Stivale dell’ortofrutta – precisa Marzulli – non riusciamo a trovare lo sprint per risvegliare le giornate lavorative. I motivi sono molteplici: dal post-covid che ha assopito i consumatori e, come se non bastasse, la crisi bellica ha creato uno sconforto generale dovuto ai problemi energetici e al conseguente rincaro delle bollette”.

Ma già la crisi persiste da qualche mese e l’estate prolungata ha destabilizzato il calendario. Il grossista barese a IFN pone una domanda provocatoria: “Crediamo di poter mantenere il calendario produttivo dei nostri nonni? Ovviamente no – puntualizza Marzulli – sino a ottobre inoltrato i clienti mi richiedevano pesche e nettarine e i kaki restavano a guardare. Dobbiamo adattarci e farci trovare pronti, bisogna adoperarsi per salvare l’agroalimentare”.

“Con il calo termico in atto, la verdura locale - racconta l’imprenditore - si vende con più facilità, soprattutto per le cime di rapa, che sono un’immancabile tradizione pugliese, il prezzo di vendita varia tra 0,70 e 1,50 €/kg e anche i cavoli hanno una richiesta maggiore”.

"Anche gli ortaggi siciliani stanno prendendo quota mentre per la frutta continua un momento poco brillante. Peperoni e zucchine sono le referenze con i prezzi in maggiore salita: i primi sono quotati tra 1,50 e 2,50 €/kg, mentre le zucchine si attestano attorno i 2 euro e la melanzana extra è venduta a 1,80 €/kg. Anche il pomodoro registra aumenti: il ciliegino extra è venduto 2 €/kg, il pomodoro a grappolo oscilla tra 1,50-1,70 €/kg.

“Le richieste di frutta – conclude Marzulli – si concentrano sugli agrumi, in particolar modo clementine e arance. Le pere Abate in padella vengono vendute tra 1,50 - 2,00 €/kg, ma si fatica”.
Momento difficile, dunque, ma il grossista invita a non demordere: “Sicuramente abbiamo perso competitività ma dobbiamo lavorare per aprirci al futuro e le potenzialità ci sono per dare nuova linfa ai mercati in un momento storico in cui viene meno la collaborazione con la grande distribuzione organizzata".