I supermercati sono sempre più «vegetali»

Cresce l'assortimento dei prodotti plant based

I supermercati sono sempre più «vegetali»

Basta fare un giro al supermercato con occhio critico per notare che l’offerta di prodotti vegetali è più numerosa rispetto solo a cinque anni fa. A farlo notare è il Sole 24 Ore, che ha dato voce ad alcune delle principali insegne del nostro Paese, per analizzare un fenomeno in decisa crescita.
Le insegne della Gdo, si legge nell’articolo, si stanno organizzando e cercano di dare lo spazio adeguato ai nuovi prodotti per proporre un’offerta non più dedicata strettamente a vegani e vegetariani (nel 2022 secondo l'Eurispes rispettivamente 1,3% e 5,4% degli italiani), ma rivolta a tutti coloro che vogliono effettuare una scelta di rispetto per l'ambiente e attenta alla propria salute, evitando o riducendo il consumo di carne, di formaggio, di uova e di pesce.

Aldi Italia, ad esempio, negli ultimi mesi ha notato un maggior interesse verso i sostitutivi della carne anche da parte di clienti che non sono soliti acquistare esclusivamente prodotti vegetali, un’ulteriore conferma per il discount che, dai 13 articoli che proponeva nella linea a marca privata Just Veg! nel 2018, è passata a 45 nel 2022. 

Principalmente, i prodotti plant based si trovano nel frigo dei chilled convenience posto all'ingresso, una delle posizioni di massima vendibilità dei punti vendita, mentre solo cinque anni fa venivano affiancati ai loro omologhi convenzionali, senza focalizzarsi sulla funzione cross category .Tra le politiche principali dell'insegna c'è l'attenzione alle necessità del consumatore e la conseguente offerta di un assortimento ricco e completo, in costante evoluzione.

Sara Caggiati, responsabile Prodotto a marchio Coop di Coop Italia è sicura di una cosa: la centralità del cibo nella vita delle persone. “Oggi, oltre il 50% degli italiani si riconosce in nuove identità alimentari: bio, gourmet, iperproteici e, appunto, vegani e vegetariani. Il consumo di prodotti vegetali ha cominciato a svilupparsi alla fine del 2000 e, negli ultimi anni, la spinta maggiore proviene da chi ama alternare l'assunzione di proteine animali con proteine vegetali. Si tratta dei cosiddetti flexitariani, allettati da un'offerta sempre più estesa di nuove tipologie di prodotti vegetali in grado di proporre un'esperienza sensoriale più convincente ed appagante. Gli spazi espositivi vanno dunque di pari passo con questa tendenza e sono in continua espansione. Un caso interessante è quello dei piatti pronti vegetali, presenti sia nei freschi a Libero Servizio, come la gastronomia vegana e vegetariana, sia nei surgelati”.

In Coop l'incremento rispetto a cinque anni fa supera il 25% ed è trainato, anche qui, dal prodotto a marchio. Coop osserva come tra i prodotti più venduti all'interno della categoria ci siano gli analoghi della carne, come i simil burger, salsiccia, filetti e macinati; altro trend molto apprezzato è quello dell'etnico veg, che abbina il tema del vegetale al filone gourmet etnico, con ricette della tradizione mediterranea, araba, asiatica o messicana che tanto attraggono i target più giovani.
Esselunga, poi, sta cercando di definire un’area dedicata per questo tipo di prodotti. Il supermercato segnala che il trend per i prossimi anni è visto in costante crescita e per questo sta osservando il mercato e facendo riflessioni sul corretto posizionamento di questi prodotti, prima di arrivare a stabilire una sezione dedicata. 

Alessandro Mutti, di Finiper, però, segnala che: “Come dato interno, non abbiamo evidenze di calo di fatturato per tutto il mondo delle proteine animali; il dato del 2022 è in linea con il 2018. Per quanto riguarda i fatturati delle specifiche categorie, la famiglia che ha avuto più crescita negli ultimi cinque anni è quella dei burger freschi dove l'industria di marca ha spinto in innovazione e gusti. Il comparto surgelato e quello dei formaggi vegetali non mostrano grandi segni di crescita. Come novità di mercato, spiega Alessandro Mutti, «stiamo lavorando all'inserimento di alternative meat senza l'ingrediente della soia: ci sono infatti nuovi prodotti proteici che sfruttano la farina di piselli o di altri legumi. Come gruppo sappiamo bene quanto sia importante la profondità di assortimento, soprattutto in questo campo”.
Lidl ha implementato invece una nuova private label vegetariana e vegana, Vemondo, che rappresenta una proposta alternativa con un risvolto positivo sulla biodiversità e sulla conservazione delle risorse naturali. “Sicuramente 5 anni fa era era impensabile avere a scaffale alternative alla carne, cosa che invece oggi è una realtà ben consolidata”, conclude Edoardo Tursi ad Acquisti e marketing Lidl Italia.