«I consumatori vogliono conoscere la nostra storia»

Con Laura e Alessandra Damiani (Orsini & Damiani) alla scoperta dei fattori di successo dell'azienda

«I consumatori vogliono conoscere la nostra storia»

Prodotti innovativi, materie prime di qualità e uno storytelling che fa la differenza. È questa la ricetta di Orsini&Damiani per conquistare, e riconquistare ogni giorno, i suoi consumatori. Più che una ricetta è un vero e proprio stile di vita che le sorelle Laura e Alessandra Damiani – rispettivamente Direttrice di Produzione e Responsabile Vendite e Controllo Qualità - hanno imparato nel tempo a personalizzare e che oggi continuano a sviluppare con un orgoglio tutto al femminile. 

Partiamo dai prodotti innovativi: nel 2016 la Orsini&Damiani è stata tra le prime aziende italiane a lanciare sul mercato gli Spaghetti di Verdure a base di zucchine, carote, zucca, broccoli. Tra i punti di forza del prodotto c’è la sua flessibilità, in quanto per gli adulti quanto per i bambini, oltre ad essere particolarmente apprezzato da chi sceglie una dieta vegana/vegetariana e da chi non può mangiare la pasta di semola.
“Gli spaghetti di verdure – spiegano le due imprenditrici marchigiane – hanno rappresentato nel tempo, e continuano a farlo, un biglietto da visita per farci conoscere sul mercato e per conquistare nuovi clienti. Agli stessi clienti degli Spaghetti, spesso abbiamo proposto anche le 30 referenze ortofrutticole che rappresentano il nostro core business e che decliniamo nello sfuso, nel confezionato e nel tagliato”.

“Nonostante le grandi potenzialità – commentano le due sorelle - questo prodotto presenta dei limiti come il fatto di dover essere risciacquato dopo l’acquisto; infatti, le materie prime utilizzate rilasciano naturalmente acqua e, dopo il lavaggio precedente al taglio, non seguono altri lavaggi per non indebolire il prodotto e per allungare la sua shelf life”.

Negli anni l’azienda ha affinato la scelta varietale per questi Spaghetti, per esempio utilizzando zucchine più turgide che rilasciano meno acqua al momento della lavorazione. E ancora viene rispettata la stagionalità delle materie prime: per esempio gli spaghetti di zucca e di broccoli vengono prodotti solo durante i mesi invernali.

“Quando abbiamo iniziato a produrre gli spaghetti, utilizzavamo solo macchine manuali, poi abbiamo introdotto un prototipo per industrializzare il processo e avere volumi tali da servire un maggior numero di clienti” illustrano Laura e Alessandra Damiani. Che aggiungono: “Inizialmente producevamo 70/80 chilogrammi al giorno di spaghetti di verdure, oggi arriviamo a 130 chilogrammi all’ora. C’è da dire che le nuove ricettazioni come bowl e pokè aiutano molto nel promuovere gli spaghetti vegetali. Inoltre stiamo realizzando anche nuove prove, da cui nascono nuovi prodotti, che speriamo di poter inserire presto in assortimento”.

Dal lato commerciale, il marchio degli Spaghetti è stato inserito nella ‘Linea Mangiatutto’ che indica un prodotto completamente edibile: “Si tratta di un marchio che racchiude tutti i nostri prodotti di prima gamma evoluta, che si possono cucinare o mangiare dopo uno solo risciacquo”.

Gli stessi spaghetti sono anche i protagonisti del progetto di comunicazione “Verdura che avventura” nato per sviluppare un concetto sano di nutrizione. “Sono raccontati bene nei cartoni che abbiamo realizzato – spiegano – d’altronde questo progetto c’è da quasi 10 anni e continua a svilupparsi in tanti modi diversi: per esempio tramite le visite delle scuole d’infanzia nella nostra azienda di produzione. A comporre il progetto anche i cartoni animati, così come i giochi come il memory green, con l’obiettivo unico di avvicinare le nuove generazioni al nostro mondo rurale e far conoscere le varie fasi di produzione di un frutto o di una verdura”.

Tra i valori aggiunti della comunicazione di Orsini&Damiani c’è un punto di vista prettamente al femminile: “Il nostro approccio non è fatto solo di numeri, è più empatico nei confronti di chi acquista – spiegano le sorelle Damiani -  i nostri consumatori non sono solo persone che pagano per avere i nostri prodotti, vogliono conoscere la nostra storia più da vicino. Non basta produrre buoni prodotti, ma è necessario raccontare le persone che li hanno pensati a partire dalla selezione del seme, passando per la sua coltivazione e lavorazione in magazzino, seguendo tutto il processo passo dopo passo”.
“Oggi dobbiamo parlare al cuore delle persone – aggiungono - e capire che per la comunicazione del nostro settore forse proprio le donne possono dare un grande contributo. Se gli uomini sono portati più ad essere pragmatici e a risolvere i problemi quotidiani, noi donne abbiamo un pensiero rivolto al futuro e spesso facciamo scelte che danno risultati nel lungo termine. Per ottenere una soluzione ottimale, vanno mixati sia l’approccio maschile che quello femminile”.

La scoperta dell’importanza dello storytelling per Orsini&Damiani è avvenuta quasi per caso: “Da anni avevamo un’etichetta collegata tramite Qr code al nostro sito e ci fecero notare che il sito era una piattaforma troppo da addetti ai lavori. Da quel momento abbiamo deciso di collegare il Qr Code al video emozionale che racconta la storia della nostra azienda: da quel momento i dati di navigazione sono ‘esplosi’. Così abbiamo capito quanto è importante raccontare chi siamo e cosa facciamo. È fondamentale metterci la faccia perché oggi il consumatore non acquista solo un prodotto ma vuole conoscere da dove proviene, la storia del territorio e delle persone che se ne sono prese cura”.
Da dieci anni l’azienda è affiancata nella sua comunicazione da un’agenzia specializzata: “Abbiamo iniziato ad investire in comunicazione quando ancora nessuno lo faceva. Crediamo che sia importante farlo per arrivare al consumatore e per far conoscere i nostri prodotti”.
E concludono: “È stato proprio questo approccio a darci l’opportunità di entrare in catene che prima non ci conoscevano. Un approccio in cui anche l’innovazione dei nostri prodotti ha svolto un ruolo fondamentale, anche grazie al nostro contributo personale”. (am) 

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