Furti di arance, non si dormono sonni tranquilli

«A rischio redditi e altri casi da cronaca nera»

Furti di arance, non si dormono sonni tranquilli

Si entra nel vivo della campagna agrumicola siciliana e i rischi per i produttori sono sempre dietro l’angolo e non sono solo di natura agronomica; infatti, gli agrumicoltori del sud-est siciliano devono fare i conti con i furti di arance che ogni anno registrano recrudescenze del fenomeno. È un’escalation criminale che mette a soqquadro gli agrumeti e compromette la redditività delle imprese che, già, sono alle prese con diverse difficoltà e una stagione complessa.

Come arginare questo fenomeno? Si sono paventate diverse opzioni ma la problematica non si arresta e si rischia che ogni anno gli agrumeti, all’ombra dell’Etna, si trasformino nella “scena del crimine” o, nel peggiore dei casi, del delitto. Infatti, negli ultimi anni, nostro malgrado, abbiamo raccontato di delitti o di episodi che poco hanno a che vedere con l’agricoltura. Anche il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp ha attuato misure per collaborare con i prefetti di Catania, Siracusa ed Enna per proteggere le aziende agrumicole e limitare i furti.

Come si legge nel blog dell’agronomo Corrado Vigo (approfondisci qui) tante sono state le richieste di aiuto dei produttori, ormai esasperati. “Ho ricevuto diverse telefonate – scrive l’agronomo nel suo blog - in queste ultime settimane: agrumicoltori che non sanno più come difendersi dai furti di arance. Razzie notturne continue, ma anche durante il giorno. Un’ annata agrumicola strana, quella in corso, non solo a causa delle alte temperature ma anche per i costi sostenuti per la produzione: fertilizzanti e fitofarmaci triplicati, costi energetici quintuplicati, ma i prezzi di vendita rimangono quelli di sempre e la commercializzazione va a rilento a causa dei bassi volumi di vendita, così riferiscono alcuni commercianti. E mentre le arance devono essere ancora raccolte, furti continui a parte, gli agrumicoltori della piana di Catania irrigano e dalla politica nessun segnale”.