Frutta e verdura sfusa, come li promuove Waitrose

Il tracciamento oculare analizza le abitudini dei consumatori

Frutta e verdura sfusa, come li promuove Waitrose

Occhiali con spesse montature nere e telecamere nascoste sono incaricati di spostare gli equilibri nel reparto ortofrutta. Si presenta così lo strumento progettato da Waitrose per tracciare le abitudini di consumo dei suoi acquirenti e promuovere l’acquisto di frutta e verdura sfusa. L’obiettivo – come riporta l’articolo dedicato al progetto di The Guardian - è quello di tagliare il più possibile gli imballaggi di plastica dal negozio

Indossando questi occhiali, gli acquirenti vengono seguiti nel reparto ortofrutta da un ricercatore che, tramite un tablet, mostra dal vivo filmati di loro che scelgono prodotti come patate, mele e banane. Le stesse scene saranno analizzate da esperti che esamineranno i messaggi presenti nei negozi per convincere i consumatori a passare dall’ortofrutta preconfezionata a quella sfusa.

In dettaglio, a essere esaminato è il negozio di Thatcham nel Berkshire: il progetto vuole indagare l’utilità dei messaggi installati nel reparto ortofrutta per favorire gli acquisti sfusi, come ad esempio “Stessa qualità, nessun imballaggio”. I ricercatori si interrogheranno su come possano effettivamente evitare lo spreco da parte delle famiglie inglesi, che è pari a quasi 100 miliardi di pezzi di imballaggio di plastica all’anno
L’obiettivo degli acquisti sfusi è reso difficile dalla comodità che i consumatori riscontrano nei prodotti già confezionati. Nonostante il prodotto confezionato costi di più, infatti, in molti lo preferiscono per la sua comodità e anche per il vantaggio igienico di non essere manipolato da altri utenti.

“Indipendentemente dalle nostre convinzioni, entrare in un negozio e scegliere un prodotto confezionato è molto più semplice e veloce rispetto ad acquistarlo sfuso - ha commentato Joanna Linley dell’organizzazione benefica anti-spreco Wrap - Ovviamente è fantastico chiedere ai distributori di vendere di più sfuso, ma se le persone non lo scelgono, allora si crea una vera e propria disconnessione”.

Nel 2018 i supermercati e le aziende alimentari del Regno Unito hanno sottoscritto obiettivi volontari per ridurre gli imballaggi in plastica nei prossimi sette anni, il cosiddetto Plastic Pact. Questo patto è guidato dall’organizzazione Wrap e prevede che il 30% di tutti i prodotti freschi vengano venduti sfusi entro il 2025. Ma un rapporto sui trend degli imballaggi pubblicato alla fine dello scorso anno affermava che, nel 2022, una media del 19,4% delle vendite di prodotti freschi era sfusa, con una percentuale per rivenditore che variava dal 2% al 30%.

Waitrose attualmente vende circa 100 linee di prodotti sfusi (circa il 16% della sua gamma) e non ha apportato modifiche per il progetto. 
“Il rivenditore si impegna a offrire più frutta e verdura sfusa in negozio - afferma Catherine Loader, responsabile della sostenibilità - ma la realtà è complicata. Una delle sfide più grandi per i consumatori è rendersi conto del costo dei prodotti solo al momento della pesatura. È qualcosa su cui stiamo lavorando, così come il passare al prezzo per pezzo."

Wrap sta ora conducendo una revisione politica globale della legislazione in questo settore e afferma: “Qualsiasi politica (divieto o meno) presa in considerazione dovrebbe essere sviluppata in consultazione con l’industria per evitare conseguenze negative indesiderate. Al momento non sono state annunciate modifiche alla legge”.

Oltre ai dati di eye-tracking (tracciamento oculare, ndr) che creeranno una “mappa termica” sull’efficacia della segnaletica, il progetto preveder di intervistare altri 300 acquirenti di Waitrose, suddivisi tra Thatcham e altri negozi. I risultati saranno condivisi con i supermercati rivali. (am)

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