Radicchio di Treviso IGP, il punto sui progetti di ricerca

Obiettivo sostenibilità su seme, acqua e suolo

Radicchio di Treviso IGP, il punto sui progetti di ricerca

Al rientro dalla vetrina di Fruit Attraction di Madrid il Presidente del Consorzio del Radicchio di Treviso Igp e del Variegato di Castelfranco Igp fa una sintesi delle opportunità fieristiche mettendole in connessione con quelli che sono i progetti che lo stesso Consorzio ha aperto all’inizio della stagione produttiva e commerciale.

“Fruit Attraction si è dimostrato un evento internazionale in rapida crescita quale fiera strategica per il radicchio anche grazie al periodo in cui si svolge, proprio all’inizio della stagione produttiva del Radicchio di Treviso Igp e di quello Variegato di Castelfranco Igp - afferma il Presidente del Consorzio Andrea Tosatto. E' stata significativa la presenza delle rappresentanze italiane sia per la visita del Ministro Lollobrigida che per la presenza attenta e costante dell’ICE e del suo presidente Matteo Zoppas. In questa cornice il Consorzio ha, inoltre, usufruito degli spazi messi a disposizione da Fruit Imprese Veneto - continua Tosatto - non è scontato che piccole realtà come le nostre possano da sole trovare la forza per presenziare a questi momenti di confronto con il settore orticolo continentale ed è grazie a queste opportunità che è stato possibile anche partecipare all’evento organizzato dallo stesso ICE presso l’Ambasciata italiana.”

Messe in luce in questa occasione le attività di ricerca sui temi della sostenibilità in orticoltura avanzate dal Consorzio; iniziative avviate da un paio d’anni, grazie anche ai fondi CSR regionali, che interessano i 3 fattori fondamentali della produzione dei radicchi di Treviso e Castelfranco: il seme da cui si ricavano le piante dopo attenta selezione massale, l’acqua quale fattore determinante sia per lo sviluppo delle piante in pieno campo che per la fase di imbianchimento e, infine, il suolo, soprattutto per quanto attiene alla componente della sostanza organica quale elemento essenziale e fattore di salubrità e biodiversità.

“È una soddisfazione per noi del Consorzio - continua Tosatto -  sapere che siamo totalmente in linea con l’Agenda nazionale ed Europea sul tema della sostenibilità e della salubrità delle produzioni e, quindi, della qualità totale del prodotto. L’obiettivo finale è quello di razionalizzare l’uso dell’acqua, ridurre l’uso di prodotti fitosanitari e dare maggiori garanzie a chi ama e consuma questi ortaggi o, meglio, questi Fiori dell’Inverno. Ci interessa che questi progetti di ricerca e che queste sperimentazioni possano diventare fattori di sviluppo per le imprese associate e quindi fare in modo che queste attività diventino buone pratiche diffuse nella filiera produttiva in modo da indicarle nei nostri disciplinari di produzione come auspicato anche da Origin Italia, l’Associazione Nazionale dei Consorzi delle Dop e delle Igp a cui il Consorzio aderisce.

Per quanto attiene infine alla campagna di commercializzazione appena avviata per il Precoce ed in fase di avvio per il Variegato di Castelfranco gli amministratori del Consorzio sono ottimisti perché a livello agronomico le condizioni sono state tutto sommato favorevoli durante tutta la fase di accrescimento in campagna. Il cambiamento climatico, pur rappresentando un fattore limitante per molti aspetti, trova gli operatori della filiera preparati e proprio grazie ai progetti di ricerca sarà possibile garantire le produzioni nella logica anche di sostenibilità economica delle imprese produttrici e confezionatrici.

Fonte: Ufficio Stampa Radicchio di Treviso Igp