Credito di imposta 4.0, al via lo sblocco

I commenti di Coldiretti e Confagricoltura

Credito di imposta 4.0, al via lo sblocco

È arrivata la conferma da parte dell’Agenzia delle Entrate che ribadisce la “sospensione” dei crediti d’imposta “Transizione 4.0”. La modifica - come riporta la testata lavoripubblici.it - è stata apportata tramite una risoluzione dell'agenzia, in attesa del decreto direttoriale del ministero delle imprese e del made in Italy.
A seguire vi riportiamo i commenti di Coldiretti e Confagricoltura. 

Fisco, Coldiretti: sbloccato il credito di imposta 4.0
“È fondamentale aver sbloccato il credito d’imposta 4.0. Abbiamo chiesto e ottenuto dall’Agenzia delle Entrate un chiarimento per poter consentire alle imprese di utilizzare questo strumento, senza i blocchi che si erano venuti a creare nei giorni scorsi. Adesso è urgente che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emani il decreto per poter consentire l’utilizzo in compensazione dei crediti maturati nel 2023 e nel 2024. Il credito 4.0 è un sostegno agli investimenti semplice e di largo utilizzo che va ancora rafforzato, perché risponde alle esigenze delle imprese”.
Così Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, commenta la faq emanata dall’agenzia delle Entrate in merito all’utilizzo del credito d’imposta 4.0. 
La risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 19 dello scorso 12 aprile, infatti, aveva bloccato la compensazione dei crediti d’imposta 4.0 relativi agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi realizzati prima del 1° gennaio 2023 ma interconnessi dopo tale data. Il documento emanato dall’Amministrazione finanziaria aveva di fatto applicato in maniera più restrittiva le disposizioni contenute nel comma 3 dell’articolo 6 del decreto-legge n. 39 del 2024.
Su sollecitazione di Coldiretti, l’Agenzia delle entrate ha ripristinato la compensazione pubblicando una Faq, la quale prevede che possono essere utilizzati in compensazione i crediti d’imposta relativi agli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione) e dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 novembre 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).

Confagricoltura: bene lo sblocco del credito d'imposta per gli investimenti 4.0
Confagricoltura accoglie con soddisfazione l’estensione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, dei crediti d’imposta 4.0 relativi agli investimenti precedenti al 2023, anche se interconnessi successivamente.
Come richiesto urgentemente dalla Confederazione, l’Agenzia, con una Faq pubblicata stamattina, ha informato di aver modificato la precedente applicazione restrittiva delle disposizioni previste dall’articolo 6, comma 3, del decreto-legge sulle Misure urgenti in materia di compensazione d’imposta 4.0 (n. 39 del 2024).
Adesso manca soltanto l’emanazione di un decreto dedicato da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dopo quest’ultimo passo le aziende del settore primario potranno utilizzare i crediti maturati tra il 2023 e il 2024 a compensazione degli investimenti in nuovi beni materiali strumentali.
In base ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, il credito d’imposta sarà compensabile anche per gli investimenti effettuati tra il 2020 al 2022. Termine che si estende nel caso in cui l’ordine di acquisto sia stato effettuato e accettato entro il 31 dicembre 2022 e sia stato versato un acconto non inferiore al 20% del costo totale. (am)

Fonte: Uffici stampa Coldiretti e Confagricoltura