Attualità
Crédit Agricole Italia, tre miliardi per la transizione sostenibile delle aziende agricole e agroalimentari
Presentato il secondo Rapporto “Agricoltura tra Sostenibilità e Innovazione” realizzato da SDA Bocconi Agri Lab
È un settore primario in grande trasformazione quello che emerge dal secondo Rapporto “Agricoltura tra innovazione e sostenibilità” realizzato dall’Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi School of Management in partnership con Crédit Agricole Italia e presentato ieri al Crédit Agricole Green Life di Parma.
Se nel primo volume della ricerca sono state prese in considerazione le dimensioni finanziarie e organizzative delle aziende agricole, con la tutela della biodiversità che è risultata imprescindibile non solo per ragioni di ordine ambientale ma per una ottimizzazione delle rese e della qualità del prodotto, nel secondo volume l’analisi progredisce focalizzandosi su Biologico, sostenibilità, transizione energetica, Dop Economy, innovazione e coinvolgimento dei giovani imprenditori nella governance.
La fotografia è quella di un mondo proiettato verso un orizzonte di sostenibilità a 360 gradi, nel quale la finanza può agire da innesco e volano per attivare pratiche virtuose nelle attività agricole tradizionali, favorendo gli investimenti sulle energie rinnovabili e la diversificazione delle fonti di reddito.
Crédit Agricole Italia, che è da sempre in prima linea supportare la trasformazione e innovazione del settore Agricolo, mette a disposizione degli operatori di questo comparto un nuovo plafond di tre miliardi di euro per finanziamenti finalizzati a sostenere i progetti di sviluppo sostenibile. La Banca è in grado di accompagnare le aziende del settore grazie ad una rete di gestori e specialisti, costituita da oltre 250 professionisti su tutto il territorio nazionale, 22 Poli Affari Verdi e una filiera creditizia dedicata. Nell’ultimo anno le nuove erogazioni di Crédit Agricole Italia verso il comparto Agri-Agro ammontano a circa un miliardo.
“Siamo partiti tre anni fa con l’obiettivo di assistere il comparto attraverso un’analisi puntuale che potesse aiutare gli imprenditori nel loro continuo processo rafforzamento e di transizione – ha dichiarato Vittorio Ratto, vicedirettore generale di Crédit Agricole Italia – Dal 2021 il mondo imprenditoriale è stato esposto ad una serie, continuativa e ancora non conclusa, di eventi inattesi, come il Covid-19, l’aumento del costo delle materie prime, la guerra in Ucraina, alluvioni e siccità. A fronte di questi eventi esterni, abbiamo visto sul campo una grande vivacità imprenditoriale da parte di tanti operatori che hanno saputo scommettere ed investire sulle produzioni di qualità, sull’innovazione, sulla produzione di energia pulita. E proprio questo processo di trasformazione che Crédit Agricole Italia intende sostenere anche attraverso l’attivazione di un plafond di 3 miliardi di euro per promuovere la transizione sostenibile con la leva della finanza”.
“Il secondo rapporto continua il lavoro che, insieme a Crédit Agricole Italia, ci ha permesso di esaminare dinamiche fino ad oggi inesplorate del settore primario, dove l’assenza dell’obbligo di pubblicare un bilancio si è tradotta nella maggior parte dei casi in un’assenza di bilancio – ha dichiarato Vitaliano Fiorillo, direttore Invernizzi AGRI Lab SDA Bocconi School of Management – Il delinearsi del quadro è utile sia agli operatori per conoscere meglio il mondo in cui muovono e pianificare le strategie aziendali sia per i decisori istituzionali e il mondo della finanza che possono intervenire con politiche ed iniziative mirate volte a sostenere la crescita sostenibile, oggi strada maestra per il futuro del settore agricolo”. (gc)
Fonte: Ufficio Stampa Crédit Agricole