CONAD: I CARBURANTI SCONFIGGERANNO LA CRISI

CONAD: I CARBURANTI SCONFIGGERANNO LA CRISI
“Limitare la liberalizzazione del mercato o penalizzare la libera scelta imprenditoriale di nuovi operatori, in particolare la grande distribuzione, sarebbe un preoccupante passo indietro nel momento in cui è richiesto uno sforzo per fornire un sostegno ai redditi delle famiglie, in flessione, per la prima volta dal 1995, del 2,7% nel 2009 secondo i dati Istat”. Questo è il pensiero di  Francesco Pugliese, Direttore Generale di Conad, che aggiunge: “un atteggiamento che non tiene in considerazione la tutela dei consumatori e il fatto che la moderna distribuzione, se posta nelle condizioni di poter intervenire in modo adeguato nel mercato, contribuisce in maniera rilevante all’effettivo ammodernamento del Paese e alla significativa diminuzione dei prezzi al consumo. Noi di Conad stiamo facendo la nostra parte, ma vorremmo essere messi nelle condizioni di poter fare tanto di più. Crediamo che le liberalizzazioni siano un’esperienza che merita di essere seguita e sviluppata, nell’interesse primario dei consumatori”.
Dal 2006, infatti, anno di apertura del primo distributore Conad a Gallicano, in provincia di Lucca, gli automobilisti hanno risparmiato 16,1 milioni di euro. Nel 2011 sono previste sette nuove aperture in Piemonte, Sardegna, Lazio, Toscana, Umbria e Emilia-Romagna.
Risparmiare sulla spesa per i carburanti è possibile. Lo dimostrano i dati dei dieci distributori Conad che, a fine gennaio, registrano un prezzo medio ponderato al litro inferiore di 10 centesimi di euro a quello medio rilevato dal Ministero dello Sviluppo Economico per la benzina, 1,366 euro contro 1,466 euro, e di 9,4 centesimi per il gasolio, 1,251 euro contro 1,345 euro.
Prezzi in controtendenza rispetto a quelli comunicati dall’Istat, con l’inflazione in crescita e l’indice, ancora una volta, puntato sui beni energetici non regolamentati. A gennaio la benzina è cresciuta dell’11,3% su base annua e del 3,5% su base mensile, mentre il gasolio è salito del 15,7% in termini tendenziali e del  4% sul piano congiunturale.

Fonte: Legacoop