Busillo (Rucola Igp): “Il Consorzio pensa all'agricoltura 4.0 per il climate change”

Cicli produttivi più corti del 20%, rischio per gli imprenditori

Busillo (Rucola Igp): “Il Consorzio pensa all'agricoltura 4.0 per il climate change”

Il surriscaldamento globale potrebbe accorciare del 20% i cicli produttivi della quarta gamma, con conseguenze sulla qualità e quindi sulla shelf life dei prodotti. A lanciare l’allarme è il Consorzio di tutela della Rucola della Piana del Sele Igp, in occasione del MacFrut di Rimini, la più grande fiera italiana del comparto ortofrutticolo. A preoccupare è la pubblicazione del bollettino Copernicus, la rete europea che monitora il clima del pianeta, che ha certificato lo scorso mese di aprile come il più caldo dall’era preindustriale, con oltre 1,5 gradi sopra la media. Una tendenza che preoccupa i produttori, ma che il Consorzio si prepara già a fronteggiare.

“Non possiamo più parlare di fenomeni – spiega Vito Busillo, presidente del Consorzio Rucola Igp – perché i mutamenti climatici sono diventati una costante con cui fare i conti. Mentre da una parte registriamo una domanda crescente verso l’indicazione geografica della rucola, dall’altra dobbiamo essere pronti ad affrontare picchi di calore che rischiano di rovinare lo smeraldo verde della piana del Sele.

Le lavorazioni in serra – prosegue Busillo – possono fungere da acceleratore di calore, ma in realtà possiamo intervenire su due fronti. Con degli speciali teli ombreggianti possiamo riuscire a ridurre la temperatura sottostante fino a 15 gradi centigradi. Dall’altro lato dobbiamo continuare ad investire sull’ottimizzazione delle risorse idriche, costruendo in invasi artificiali, recuperando l’acqua piovana, drenando i terreni irrigati. A supporto di questa azione ci aiuterà sempre più la sensoristica dell’agricoltura 4.0 che, come abbiamo visto al MacFrut, offre nuove opportunità di controllo selettivo degli interventi di soccorso”.

La rucola IGP è un “super food”. Ha proprietà antinfiammatorie, grazie alla presenza di calcio, magnesio e potassio. È un antiossidante e antitumorale, perché contiene beta-carotene, vitamina C, luteina e zeaxantina ma anche flavonoidi e isotiocianati come il sulforafano. È un prodotto antiage, con il calcio che aiuta a rinforzare la struttura delle unghie e delle ossa e la vitamina K che svolge un’azione protettiva dell’apparato osseo. È ipocalorica con solo 25 calorie ogni 100 grammi. La rucola è consigliata alle donne in gravidanza, perché ricca di folati, che trasformandosi in acido folico aiutano a prevenire le malformazioni fetali e la corretta crescita del bambino. La rucola IGP dalla Campania raggiunge i mercati e le tavole di tutto il mondo, adattandosi a tutti gli stili alimentari. (aa)

Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di tutela Rucola della Piana del Sele IGP