Batte in Italia il cuore di Pink Lady

L'associazione ha festeggiato ieri a Milano i primi 25 anni

Batte in Italia il cuore di Pink Lady

Una storia di successo internazionale, nata in Australia ma che ha messo solide radici in Italia. Pink Lady ha celebrato ieri a Milano i 25 anni, con un evento che ha reso omaggio al nostro paese, sottolineandone l’importanza come areale produttivo e come mercato.  
“Per Pink Lady l’Italia è un paese strategico - afferma Salvo Garipoli, Market Manager per l’Italia – nel nostro paese si trovano il 78% dei 3.145 produttori europei e si produce oltre il 40% dei volumi”. 

Da sinistra: Lorenzo Donati, Salvo Garipoli, Giulia Lauletta, Rolando Telch, Giuliano Donati

I numeri della mela rosa sono imponenti: l'associazione Pink Lady Europe, con sede a Le Pontet in Francia, riunisce 10 vivaisti, 3.145 produttori per una superficie totale di 5.300 ettari e oltre 10.000 addetti in Italia, Francia e Spagna. Il nostro paese fa la parte del leone, con oltre 90.000 tonnellate prodotte e 2.455 produttori.
“Coltivare Pink Lady è una sfida: per produrla serve in media il 20% di ore lavoro in più rispetto alla media delle mele. Un impegno che però è ripagato dalle quotazioni e dalla soddisfazione di far gustare alle persone una vera eccellenza”, spiega Giuliano Donati, produttore romagnolo della zona di Faenza

Uno sforzo ripagato dall’apprezzamento dei consumatori: oggi Pink Lady rappresenta il 3% di tutte le mele consumate in Italia, con volumi in crescita del 9% pur in un mercato che si contrae del 4% nel periodo gennaio-maggio 2023 (report CSO su dati GFK). La notorietà di marca tra i consumatori di mele italiani ha raggiunto il 61%.

Numeri importanti che certificano il successo della strategia comunicativa dell'associazione. Spiega infatti Garipoli: "Sappiamo di essere un riferimento in un mercato competitivo e sosteniamo i produttori con una intensa attività di comunicazione, sia B2B che B2C attraverso promo instore, pubblicità televisiva e affissioni e influencer marketing”. Uno dei focus principali della comunicazione è sui giovani, un target sfuggente ed esigente: “Le nuove generazioni sono attente alla sostenibilità e sono stanche di chi la sbandiera come un mero slogan. Per questo abbiamo lanciato una Carta degli Impegni che certifica uno sforzo concreto e misurabile su quattro temi: l’ambiente, i produttori, i territori e i consumatori. La promessa di Pink Lady è di un prodotto buono che ha un impatto positivo sul pianeta”.

I giovani sono al centro anche della strategia produttiva dell'associazione: il 22% dei produttori ha meno di 40 anni. Agli under 40, inoltre, è riservato un trattamento speciale; possono infatti beneficiare del 50% di alberi in più all’avviamento del loro progetto. Un attenzione al futuro testimoniata da Rolando Telch, produttore altoatesino: “il nostro maso si tramanda di generazione in generazione da 200 anni. Oggi il futuro sono i miei figli Stefano e Matteo, che hanno studiato all’università ma che, anche grazie a Pink Lady, hanno scelto di portare avanti l’azienda di famiglia”.

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