AUCHAN, il 34% del prezzo delle mele va ai produttori (francesi)

Esempio virtuoso di remunerazione trasparente ai produttori

AUCHAN, il 34% del prezzo delle mele va ai produttori (francesi)

Nelle settimane in cui Carrefour è nell’occhio del ciclone per la vendita di mele polacche in Francia, (clicca qui per leggere l’articolo) Auchan raccoglie l’appello dei produttori francesi e sostiene la filiera, annunciando l’espansione dell’iniziativa “Cultivons le bon” (Coltiviamo il bene, ndr), che garantisce mele francesi di qualità ai consumatori, grazie a una filiera equa basata sul “Patto di Solidarietà Commerciale” per le negoziazioni, sottoscritto fra produttori e distributori sotto l’egida dello Stato per l'anno corrente e firmato dal gigante della distribuzione e dalle associazioni dei produttori. Il programma - che ha come pilastri la valorizzazione del made in France, il gusto, la giusta remunerazione dei produttori e il rispetto dell’ambiente –  oggi è incentrato sulla mela Golden e sulla Swing, nella declinazione bio, ma sarà esteso anche alla varietà Envy.

Come riportato anche dalla testata francese Médiafel, il gruppo francese dichiara che "Nel 2022, il 99% dei nostri acquisti di mele è stato effettuato in Francia. Garantiamo inoltre prezzi di acquisto coerenti con le legittime richieste della produzione e non cediamo ad offerte che non remunerano in modo equo la produzione".
A questo proposito, la catena di distribuzione, sul proprio sito, approfondisce l’analisi della catena del valore delle mele coltivate nelle montagne francesi, evidenziando la percentuale di imputazione per ogni centro di costo lungo l’intera filiera, in un’ottica di totale trasparenza verso i propri clienti. Così il prezzo di un 1kg di mele venduto a 1,99 al kg, è ripartito tra i diversi attori della catena di approvvigionamento: per il 34% come remunerazione per i produttori (prodotto, conservazione e lavorazioni), il 20% per i costi di confezionamento, il 16% per i costi di trasporto e di logistica, per il 25% per il processo di distribuzione e il 5% è l’equivalente dell’IVA italiana.

Inoltre, è interessante notare come Auchan comunichi i valori delle mele di montagna Francesi senza tralasciare dettagli legati al “terroir”, evidenziando – ad esempio -  come l’escursione termica fra il giorno e la notte e l’elevata luminosità siano alla base dell’alto livello qualitativo.  

Come si legge sul sito del retailer, Auchan France adotta una politica responsabile e di collaborazione con i produttori che intraprendono il percorso di cooperazione con il gruppo. Un impegno a doppio senso: da un lato, i produttori partner sono tenuti a preservare l’ambiente attraverso metodi di produzione sostenibili e, contemporaneamente, sono in grado di garantire prodotti made in France eccezionali sul piano gustativo, dall’altro, il gruppo distributivo offre loro garanzie economiche come un prezzo di acquisto sostenibile (tramite accordi presi ad inizio campagna) e una vendita con continuità dei loro prodotti. Inoltre, sono coinvolti in gruppi della cooperazione sociale volti alla promozione dell’occupazione locale e giovanile. 

Senza dubbio, il fascino del “made in”, soprattutto quando ha risvolti sociali, ha un grande effetto sulla mente prima ancora che sulla gola dei consumatori un po' ovunque, per cui l’attenzione particolare posta Oltralpe è figlia della consapevolezza che, assecondare i temi oggetto di dibattito nell’opinione pubblica, produce più benefici economici dei costi che comporta. Così, i fatti ben raccontanti, diventano realtà.