Arance importate, vendite buone ma quantitativi ridotti

Con Fantini (Siban) abbiamo fatto il punto sulla campagna agrumicola

Arance importate, vendite buone ma quantitativi ridotti

Se la frutta estiva non è tra i prodotti preferiti sui mercati in questi giorni di maltempo (clicca qui per approfondire), rimane positivo il trend degli agrumi. Ne abbiamo parlato con Gianluca Fantini, responsabile commerciale di Siban srl, che ci ha fatto una panoramica sulle arance di importazione spagnola.

“Questa è stata un’annata molto difficile – spiega Fantini a IFN – perché, come era già successo in Italia, anche la Spagna ha avuto diversi problemi climatici che hanno ridotto drasticamente i volumi produttivi. Sono già due/tre anni che stiamo facendo i conti con poca merce ma il problema non è mai stato così grave come quest’anno”.
Fino a qualche settimana fa, gli agrumi più commercializzati erano Navel, Lane Late e Navel Power, mentre ora le vendite si concentrano sulla varietà Valencia. 

“I prezzi sono altissimi rispetto agli anni passati", aggiunge il grossista; "siamo partiti da circa 1 euro al chilogrammo per arrivare agli attuali 1,40/1,50 euro, cifre da record che non si erano mai viste prima. Le quotazioni salgono di cinque centesimi a settimana ed è probabile che tra qualche giorno aumentino ancora”.

Altissima la qualità dei frutti spagnoli: “Scegliamo solo frutti selezionati e di categoria extra e ci avvaliamo da anni dei marchi El Bufon, La Mexicana e Gragon. Ben diversi i livelli qualitativi degli agrumi egiziani e greci: quando abbiamo iniziati con questi, i consumatori erano restii agli acquisti, mentre non hanno dubbi sui prodotti spagnoli” dice Fantini. 

Se il trend di vendita rimarrà buono, i prezzi alti continueranno a rappresentare un problema per i consumatori, come spiega il grossista: “La gente ha sempre considerato le arance come un prodotto da prezzo, che viene consumato prevalentemente per il suo succo. Quest’anno invece tutti i prodotti alimentari sono aumentati di prezzo e lo stesso hanno fatto le arance, raggiungendo un livello di prezzo medio-alto e non più economico come lo era prima. Ma i consumatori dovranno rassegnarsi a queste cifre perché non sono di certo destinate a scendere, soprattutto quando il prodotto disponibile verrà dai frigoriferi: in quel caso a pesare saranno anche le spese di lavorazione, di manodopera ed energetiche. D’altronde, quest’anno, con gli aumenti del gasolio, stiamo spendendo di più anche per i trasporti da Valencia fino all’Italia, senza contare l’inflazione degli imballaggi”.  

Le forniture dalla Spagna rimangono in ogni caso dilazionate: “Per poter avere una campagna che riproponga quelle degli anni passati, stanno infatti contingentando l’arrivo dei camion dalla Spagna. Ogni settimana abbiamo una situazione precaria e non sappiamo quando potrà finire la campagna”.