Attualità
Altroconsumo: catene e città più convenienti
Inchiesta in mille Pdv di 67 città. Graduatorie a sorpresa per la Gdo

La sempre più serrata concorrenza tra insegne e punti vendita sul territorio rende possibili risparmi che su un singolo prodotto possono toccare punte del 160% e arrivare, sul paniere di spesa con prodotti di marca al supermercato, a 2.817 euro per una famiglia di quattro persone che ne spende 8.300 l’anno. E’ quanto emerge dall’annuale inchiesta di Altroconsumo su super, iper e hard discount in 67 città italiane che punta a stabilire dove sia più conveniente realizzare gli acquisti di alimentari, freschi e confezionati e di prodotti per l’igiene personale e per la casa*.
Altroconsumo ha visitato 1.017 punti vendita rilevando più di un milione di prezzi alla scoperta del punto vendita più conveniente nelle 20 regioni d'Italia. I prodotti appartengono a 115 categorie merceologiche diverse.
Il discount, per Altroconsumo, si riconferma il luogo del risparmio: Lidl ed Eurospin non sono solo le catene più economiche, ma anche quelle presenti in tutte le città considerate. Esselunga è la catena più conveniente per i prodotti di marca: i suoi punti vendita si sono rivelati i più vantaggiosi in 14 città su 68. Segue Alì Supermercati, catena presente in Veneto. Per i prodotti a marchio commerciale, il primo posto viene assegnato ad Auchan. Che, stando alle rilevazioni, è anche il supermercato già conveniente in senso assoluto, davanti a Ipercoop e Interspar, Coop e Iper. In alto, sopra il titolo, le graduatorie per categoria.

Vicenza è la città dove la spesa con prodotti di marca costa meno
A livello geografico, l’area del nord-est, con il Veneto in testa, per Altroconsumo si conferma la più interessante per poter approfittare della guerra dei prezzi tra insegne e punti vendita. Insieme a Pordenone, si compra bene a Treviso e Vicenza dove si spende in media 5.900 euro, al di sotto della media nazionale. A Cuneo se si va nel super più conveniente anziché in quello più caro si possono risparmiare 1.284 euro in un anno; a Torino 1.246 euro; a Roma 1.200; mille euro a Milano.

Situazione opposta a Reggio Calabria, dove non solo il risparmio massimo è di poco superiore a 200 euro, ma dove nel punto vendita più economico si spendono quasi 6.400 euro in un anno di più rispetto alla media nazionale. Ma anche a Nord ci sono città "costose": ad Aosta, la spesa minima in città è di 6.500 euro e le possibilità di risparmio sono ridotte a 365 euro. Messina è la città più "onerosa" per la spesa di prodotti di marca (nella tabella sopra le 10 città più care).
