Come costruire una collaborazione vincente

Viveros California e Nova Siri Genetics insieme per innovare il settore

Come costruire una collaborazione vincente
Quando le esperienze di due affermate realtà del settore si uniscono, i prodotti ne guadagnano in termini di qualità e innovazione. E’ il caso di Viveros California, uno dei vivai di piante di fragole e lamponi più importanti d’Europa, che collabora con Nova Siri Genetics per la produzione di nuove piante e varietà di fragole.
Ne abbiamo parlato con il direttore generale di Viveros California Antonio Arjona e la commerciale Maria Blanco durante l’inaugurazione del nuovo centro di ricerca e sperimentazione di Nova Siri Genetics a Policoro (clicca qui per approfondire).



Su quali binari viaggia la vostra collaborazione con Nova Siri Genetics?
Insieme a Nova Siri Genetics, stiamo apportando tutta l’esperienza che abbiamo nella produzione di nuove piante di fragole. Stiamo sperimentando anche nuove tipologie di formati di piante, ad esempio la pianta di fragola a cima radicata, ma abbiamo anche altre novità in arrivo. Apportiamo piante di qualità per la ricerca di Nova Siri Genetics, che potrà così ottenere frutti che rientrano in elevati standard di qualità.

In cosa si differenziano le richieste di Spagna e Italia, a livello di caratteristiche delle piante?
In generale il produttore italiano ha bisogno di una pianta più precoce perché il periodo di trapianto è minore rispetto a quello spagnolo: il freddo arriva prima nel sud Italia che nel sud di Huelva. In Spagna abbiamo un periodo di trapianto maggiore: vengono realizzati in tre giorni tra il 20 e il 25 ottobre mentre in Italia si sviluppano dieci giorni prima, entro la prima metà di ottobre.
Un’ulteriore differenza tra Spagna e Italia è la tipologia delle piante richieste: in Italia i produttori richiedono una pianta più omogenea per la lavorazione in vivaio mentre in Spagna viene piantata una gran quantità di piante per cui la selezione è più lassista.
Anche se le caratteristiche delle piante non cambiano dal punto di vista fitopatologico e fisiologico, in generale il cliente italiano è più esigente di quello spagnolo.



L’innovazione varietale sta facendo passi da gigante nell’ultimo periodo, un fermento che si riflette anche nei trend commerciali?
Decisamente si, l’attenzione è alta. E anche dal punto di vista commerciale le richieste sono numerose: stiamo registrando una crescita annua pari al 10%.

La crisi delle materie prime colpisce tutto il settore. Quali armi utilizzerete per reagire?
Siamo coscienti dei rincari delle materie prime anche se, fortunatamente, non hanno ancora colpito la nostra azienda. La produzione delle piante inizierà ai primi di settembre per cui ci manca ancora parecchio tempo, avremo sicuramente modo di valutare l’impatto degli aumenti di materie prime ed energetici: in generale però stiamo registrando una crescita dei costi del 12/15% rispetto agli anni precedenti. 
Le piante non mancheranno ma, considerate le difficoltà per packaging e distribuzione, avremo probabilmente qualche problema a livello di forniture.
Anche la guerra in Ucraina sta influenzando la nostra presenza estera: ci stavamo sviluppando nel mercato russo ed ucraino ma al momento abbiamo dovuto sospendere tutte le nostre attività.

Nella foto di apertura: a destra Antonio Arjona, direttore generale di Viveros California e Maria Blanco, commerciale dell'azienda (Foto IFN); foto di archivio della pagina facebook di Viveros California

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