Tarocco e Moro, pigmentazione ottimale e il mercato risponde

Fratelli Zuccarello: «La varietà Ippolito è attrattiva e raggiunge i prezzi più alti»

Tarocco e Moro, pigmentazione ottimale e il mercato risponde
Mentre stanno per concludersi le raccolte dell’arancia Navel, a Palagonia (Catania) è entrata nel vivo la lavorazione di Tarocco e Moro, frutti che hanno già raggiunto una pigmentazione ottimale. “In questa settimana finiremo con la Navel per dedicarci alle arance rosse – spiega a IFN Paolo Zuccarello, socio della Fratelli Zuccarello, storica azienda del settore agrumicolo italiano – per ora solo nel mese di dicembre abbiamo notato un calo delle vendite”.


Le confezioni di "Arance rosse per la ricerca" di Airc

Il produttore punta il dito contro il ritardo della pigmentazione. “Se nel 2020 abbiamo iniziato a raccogliere il Moro la seconda settimana di dicembre – ancora Zuccarello - quest’anno la raccolta è partita solo il 27 di dicembre: abbiamo registrato un ritardo produttivo di due settimane da imputare alla scarsa pigmentazione”. Ora fortunatamente questi problemi non ci sono più e sia il Tarocco che il Moro presentano un’ottima colorazione oltre ad una buona qualità.


Tarocco Ippolito

Al momento l’azienda sta raccogliendo Moro, oltre a diverse varietà di Tarocco: Ippolito fino a fine febbraio, Gallo, Comune, Rosso vcr e Scirè 2062: “Tra queste varietà è Ippolito a raggiungere il prezzo più alto, considerato che si tratta di un frutto nuovo, rosso sia dentro che fuori e quindi molto attrattivo” specifica il produttore. A marzo inizierà la stagione del Lempso per poi passare al Tarocco tardivo (Sant’Alfio e Meli) e terminare con le arance bionde Valencia e Ovale.
In generale sulle arance, l’azienda registra un calo produttivo del 30% dovuto agli eventi metereologici avversi. Fortunatamente le alluvioni dello scorso autunno non hanno lasciato conseguenze sui calibri dei frutti e quest’anno i Fratelli Zuccarello possono contare su pezzature grosse/medie/piccole in base alla zona di raccolta. 


La parte nuova dello stabilimento interno costruito a settembre/ottobre 2021

I rincari dei costi di produzione hanno inciso in particolar modo sui prezzi dei frutti, considerate le spese per trasporti, manodopera, imballaggio e confezionamento (reti, bande, etichette, cassette, etc). “Abbiamo registrato i primi aumenti ad ottobre quando era appena iniziata la stagione – sottolinea Zuccarello – dopo quel momento i prezzi sono risaliti molto da gennaio, in percentuale del 15/20% in più”.
Come ha reagito il mercato? “Con la Gdo italiana abbiamo potuto ragionare in maniera serena per gli aumenti di prezzo, mentre abbiamo avuto più problemi con l’estero” dice Zuccarello.



L’azienda è inoltre in fase di lavorazione con Nova, prodotto su cui si registra quest’anno il 40% di produzione in meno: “Finora c’è stata una vendita moderata rispetto ad anno scorso, pensiamo di chiudere la campagna a fine mese – commenta il produttore – i frutti sono stati di buona qualità e i prezzi molto alti, da qui i consumi nella media”.


Lo stabilimento visto dall'esterno

Da sabato 5 febbraio, l’azienda aderisce per due settimane all’iniziativa Arance della Salute promossa dall’Airc per la ricerca contro il cancro. “Le nostre arance saranno disponibili presso tutti i punti vendita Despar Italia in confezioni da 2,5 chilogrammi” dice Paolo Zuccarello, socio dell’azienda di famiglia.
Un’iniziativa che rappresenta un ottimo esempio di solidarietà per l’azienda, che non si è mai fermata nonostante i numerosi problemi dovuti all’andamento epidemico. “Nella terza settimana di gennaio, mancava più del 15% del personale tra interni ed esterni – conclude Zuccarello – Per fortuna siamo riusciti ad organizzarci con turni straordinari e non abbiamo mai fatto mancare niente ai nostri clienti. E’ dal 30 dicembre che stiamo raccogliendo ininterrottamente, anche su due turni di manodopera: non importano le difficoltà, noi continueremo a metterci tutto il nostro impegno per garantire un prodotto di qualità e salutare”.

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