Droni per la raccolta delle mele, l'Italia apre

Il Piemonte investe sulla start up israeliana Tevel, sperimentazioni anche a Bolzano e in Emilia

Droni per la raccolta delle mele, l'Italia apre
A raccogliere le mele (e non solo) penseranno i droni. In un futuro ormai vicino. Nei campi del nostro Paese. E' notizia di questa settimana che il Club degli investitori di Torino ha deciso di investire 740mila dollari su una start up israeliana che lavora sulla robotica applicata al settore primario e che vuole usare alcune delle aree più vocate di Piemonte, Emilia Romagna e dell'Alto Adige per proseguire le sue sperimentazioni. 

Sperimentazioni basate su robotica di precisione "firmata" Tevel Aerobotics Technologies, società fondata nel 2017 e da tempo impegnata a mettere a punto a un sistema di droni in grado di raccogliere in modo autonomo la frutta dagli alberi (mele, arance, ma anche pesche, albicocche e kiwi) combinando l’effetto di intelligenza artificiale, robotica avanzata e ingegneria aeronautica. Una tecnologia che punta ad abbattere il costo della raccolta. E che viene guardata con grande interesse da molte realtà ortofrutticole a partire proprio dal Piemonte.


 
Negli scorsi giorni - come riporta un articolo apparso su La Repubblica di Torino - sono stati effettuati alcuni sopralluoghi tra la provincia di Cuneo e il Pinerolese: serviranno a individuare le aree più adatte per procedere con l’affinamento della tecnologia sulle mele, testando le operazioni in una condizione diversa rispetto a quelle della "natia" Israele. Successivamente si potrà affinare la raccolta anche per altre tipologie frutticole, kiwi inclusi.

L’orizzonte temporale è quello dell’autunno prossimo, per poi proseguire nel 2022: per cominciare saranno sufficienti uno o due ettari. E oltre che in Piemonte, ci saranno applicazioni anche a Bolzano e in Emilia Romagna. Tra le sperimentazioni si valuterà anche l’adozione di piattaforme semoventi, e, infine, l'avvio dell'industrializzazione del sistema di raccolta finale. 


“Puntiamo a risolvere la grande sfida dell'agricoltura moderna, la carenza di manodopera per la raccolta della frutta, avvalendoci di sistemi di robotica avanzata e flessibile" ha spiegato Yaniv Maor, fondatore e amministratore delegato di Tevel. Il progetto piace e interessa: finora sono stati investiti circa 22 milioni di euro in 41 società. L'ortofrutta italiana è pronta a investire.
 
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