Il Tar del Veneto stoppa gli ipermercati

«Tutela del territorio e interesse generale prevalenti»: bloccati quattro progetti

Il Tar del Veneto stoppa gli ipermercati
Stop a nuovi ipermercati in regione dal Tar del Veneto che, con sentenza del primo luglio scorso, stabilisce come “tutela del territorio ed interesse generale prevalgono sulla libertà d’insediamento delle strutture superiori ai 1.500 mq di superficie”. Una decisione pesante per la grande distribuzione a conclusione della querelle legale che ha visto contrapposta Federdistribuzione e la Regione governata da Luca Zaia (in foto), che aveva recepito il pacchetto di liberalizzazioni della Direttiva Bolkestein nel rispetto dei principi di interesse generale e tutela del territorio già previsti dalla normativa Ue.

"La realizzazione di una grande struttura di vendita – si legge nella sentenza del Tar di Venezia 766/2015 dello scorso 1 luglio riportata da Il Mattino di Padova – ha un considerevole impatto sul territorio, condizionandone la destinazione e gli sviluppi futuri, circostanza quest’ultima che impone, di per sé, la necessità che i principi in materia di liberalizzazione del commercio siano contemperati dalla tutela di un interesse generale, evidentemente inciso dalla realizzazione di una struttura di una tale dimensione. Ne consegue la legittimità di un controllo preventivo, e quindi autorizzatorio".

Secondo Confcommercio Veneto sarebbero almeno quattro i progetti legati a strutture di grandi dimensioni pronti ma fermi negli uffici tecnici dei Comuni e della Regione. Perentorio il presidente dell’associazione dei commercianti Massimo Zanon: “Quello dei grandi centri commerciali è un modello vecchio che sta crollando, invece di insistere con cattedrali nel deserto occorre privilegiare le aree dei centri cittadini, da sempre deputati ai consumi ma anche alla vita sociale della popolazione locale. Ora ci aspettiamo da tutta la giunta veneta che in campagna elettorale aveva detto chiaramente no a un ulteriore consumo di suolo di proseguire nella direzione della tutela dell’interesse generale ed ambientale”.

Non abbiamo più bisogno di grandi strutture di vendita, dobbiamo riqualificare i centri storici e i negozi di prossimità”, il parere del governatore leghista Zaia che si dice inoltre “contrario alle aperture domenicali”.
 Eppure molti sindaci veneti ricorrono ai centri commerciali per incamerare gli oneri di urbanizzazione... "Non li posso biasimare perché i loro bilanci sono ridottissimi", la risposta di Zaia. "Se i 21 miliardi di tasse che versiamo a Roma rimanessero in Veneto non ne avremmo bisogno…".

Copyright 2015 Italiafruit News