Domani a Faenza stati generali Cia sull'ortofrutta

Domani a Faenza stati generali Cia sull'ortofrutta
Gli "stati generali" della Confederazione italiana agricoltori si incontrano domani a Faenza (ore 20.30, Sala Zanelli, Via Risorgimento, n.3), per fare il punto sull'ortofrutta: quale situazione, quali prospettive.

Faranno il punto della situazione sull'ortofrutta italiana ed emiliano romagnola il presidente e il vice presidente di Cia nazionale - Secondo Scanavino e Antonio Dosi - insieme al presidente e al vice presidente Cia della provincia di Ravenna, Danilo Misirocchi e Stefano Francia. I dati e gli andamenti di mercato verranno illustrati da Elisa Macchi, Direttore CSO, e da Alessandra De Santis, Responsabile ortofrutta della Cia nazionale, anche alla luce dell'embargo russo. Luca Granata, ex direttore generale di Melinda, presenterà il progetto Pera. Interverrà anche Simona Caselli, Assessore regionale all'Agricoltura.

"L'ortofrutta è un tema complesso che va affrontato sotto tutti gli aspetti e da tutti gli attori, agricoltori e istituzioni, ognuno nel proprio ambito ma nell'ottica del dialogo, con concretezza e lungimiranza - afferma il presidente di Cia Ravenna, Danilo Misirocchi - Rischiare di perdere l'ortofrutta nel nostro territorio sarebbe una sconfitta per tutta l'economia perché l'ortofrutta crea produzione, lavoro, indotto. Le aziende sono preparate per fare agricoltura; devono essere pronte a scommettere, innovare, ma se non ci fossero più le condizioni per andare avanti sarebbero costrette a una riconversione che impoverirebbe ulteriormente il nostro territorio. Noi come produttori - prosegue Misirocchi - dobbiamo fare la nostra parte, come singoli, come rappresentanze sindacali, come strutture economiche, come aggregazioni. Abbiamo fatto grandi passi in avanti per l'aggregazione ma oggi ne servono altri, perché comunque è l'unica possibilità per poterci posizionare in modo giusto nel mercato, con prezzi superiori ai costi di produzione. Per questo riteniamo che il progetto elaborato da Luca Granata, ex direttore generale di Melinda, sia quello che va nella giusta direzione. Le istituzioni – conclude Misirocchi – sono chiamate a fare la loro parte per quanto riguarda gli aspetti normativi, per evitare svantaggi competitivi rispetto agli altri Paesi produttori, svantaggi competitivi sia dei mezzi tecnici, sia dei costi energetici sia dei costi burocratici».

L'Assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, sottolinea come l'Emilia Romagna sia una delle grandi regioni dell'ortofrutta europea e specifica: "In Italia siamo primi per superficie coltivata e per produzione lorda vendibile (Plv). Tra le nostre eccellenze le pere, il pomodoro da industria, le pesche, il kiwi. Siamo anche  una delle regioni più avanzate dal punto di vista dell'aggregazione come Op e come Aop. C'è tuttavia un notevole potenziale ancora inespresso - precisa l'assessore Caselli - in Emilia Romagna, come nel resto del Paese. Per cogliere appieno questo potenziale e competere con successo sui mercati globali la strada è una sola: fare un salto di qualità sul fronte dell'organizzazione. Non ci sono alternative. Solo così potremo evitare di farci la concorrenza in casa e giocarcela con i grandi competitor europei. Organizzazione, significa programmazione della produzione, concentrazione dell'offerta, possibilità di garantire ai produttori un'equa remunerazione. Per questo considero di importanza fondamentale il progetto P.E.R.A che sta portando avanti l'ex direttore di Melinda Luca Granata e che punta a valorizzare una delle grandi eccellenze dell'ortofrutta emiliano romagnola". 

Il CSO, Centro Servizi Ortofrutticoli è una società cooperativa che opera dal 1998, una realtà unica in Italia, capace di aggregare una forte rappresentatività in termini di imprese associate e di gamma prodotti. Nella sua base sociale sono presenti, oltre ad imprese di produzione, anche aziende operanti nell'ambito dell'intera filiera ortofrutticola dal packaging, alle macchine per la lavorazione dei prodotti, alle tecnologie, alla logistica posizionandosi di fatto come struttura esemplare dell'intero sistema dell'ortofrutta italiana, leader in Europa sia per entità di produzioni sia per un livello di tecnologie e packaging all'avanguardia.

Ortofrutta Italia si propone di perseguire gli scopi determinati dalle normative comunitarie e italiane, riguardanti le tematiche interprofessionali nel comparto ortofrutticolo su tutto il territorio nazionale. L'Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia si avvale della funzione, specialistica e territoriale, dei Comitati di Prodotto, che sono costituiti per le filiere di aglio, arance, fragole, frutta in guscio, kiwi, limoni, mele, melone, pere, pesche e nettarine, piccoli agrumi, pomodoro da industria, pomodoro da mensa, quarta gamma e uva da tavola.

Il Progetto Pera si propone come possibile soluzione alla crisi che ha investito il settore. Si tratta di un progetto sulla commercializzazione della pera emiliano romagnola innovativo, va incontro alle esigenze agricole di maggiore valorizzazione dei prezzi in campagna e mette le basi per un futuro molto diverso rispetto alle esperienze negative di questi ultimi anni, volto all'aggregazione dei produttori e all'esportazione. Tra Modena, Bologna e Ferrara la produzione della pera è pari all'80% del totale nazionale, ma in vent'anni ha perso il 30%.

Fonte: Ufficio stampa Cia Ravenna