NUOVI PARERI SCIENTIFICI SULLA CITRUS BLACK SPOT (CBS) EVIDENZIANO UN'IMPROBABILE DIFFUSIONE DELLA MALATTIA NEI PAESI MEDITERRANEI

NUOVI PARERI SCIENTIFICI SULLA CITRUS BLACK SPOT (CBS) EVIDENZIANO UN'IMPROBABILE DIFFUSIONE DELLA MALATTIA NEI PAESI MEDITERRANEI
La Citrus Growers Association sudafricana (CGA) ha elogiato la nuova relazione presentata lo scorso mese da un gruppo di esperti all'Unione europea, in risposta alla valutazione effettuata dall'EFSA sul rischio di diffusione della Citrus Black Spot tramite l'import di frutta.
"E' la prima volta nella storia del nostro settore che un gruppo di scienziati di tale levatura ha lavorato insieme per determinare il rischio di contagio e diffusione di un parassita associato agli agrumi". Infatti, "scienziati provenienti da Brasile, Argentina, Stati Uniti, Uruguay, Australia e Sud Africa hanno collaborato e condiviso la loro conoscenza della malattia" ha dichiarato il responsabile della Citrus Growers Association, Justin Chadwick.
Dal report inoltre emergono diversi punti in opposizione alla relazione che l'EFSA diffuse lo scorso luglio, la quale parlava di un rischio "moderatamente probabile" che la Citrus Black Spot si diffondesse attraverso il commercio.
Al contrario "non ci sono prove che la malattia (CBS) si sia diffusa in altre aree attraverso il frutto (senza foglie), perciò - ha rilavato il nuovo studio - non è mai stato dimostrato che gli agrumi costituiscano una strada per l'ingresso, la creazione e la diffusione della Citrus Black Spot".
La malattia ha un'ampia distribuzione a livello globale ma "per ora si sa solo che si verifica in estate, durante la stagione delle piogge, nelle aree di coltivazione degli agrumi ma mai in zone caratterizzate da clima mediterraneo".
L'approvazione del rapporto da parte di Justin Chadwick arriva dopo una difficile stagione di scambi commerciali tra il Sudafrica e l'UE. Nei mesi scorsi, infatti, l'Unione Europea aveva avvertito lo stato sudafricano che se avesse superato il limite di 5 carichi esportati contaminati da CBS avrebbe interrotto gli scambi commerciali; e ciò è avvenuto lo scorso agosto.
Secondo Chadwick questo nuovo rapporto è una grande notizia per i produttori dell'UE, per gli esportatori sudafricani e per i consumatori europei. Il nuovo rapporto insomma differisce apertamente con la pubblicazione dell'EFSA, che a luglio trasse conclusioni molto diverse giudicando efficaci le misure preventive messe in atto dall'Unione Europea.

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Fonte: Fresh Fruit Portal