Attualità
LA STAGIONE DELL’AGLIO EUROPEO SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE CON ... FRANCESCO DELFANTI, TITOLARE DELFANTI TRADE
Della Casa – Sig. Delfanti, ci avviamo alla fase finale della campagna dell'aglio in Europa. Come è andata fino ad ora e quali sono le prospettive per il prossimo futuro?
Delfanti – E' stata una stagione complessa, da un lato una domanda riflessiva, dall'altro un'offerta superiore alla domanda che ha condizionato i prezzi su valori inferiori alle attese. Senza lode e senza infamia verrebbe da dire, con sostanziale stabilità sia sull'interno che in export. Solo l'arrivo del prodotto argentino da gennaio ha un po' alzato le quotazioni che sono però rimaste abbondantemente al di sotto delle aspettative. Dall'1,7-2 Euro al kg per il prodotto spagnolo in casse da 10 kg di fine anno scorso, fino ai 2-2,3 Euro attuali per il prodotto europeo, contro i 2,7-3 Euro di quello argentino, a cui si devono aggiungere 50-60 centesimi per le varie tipologie di lavorazione. La Spagna sta terminando il prodotto, soprattutto quello bianco, mentre rimangono stock solo di quello rosso, per cui speriamo in un rialzo delle quotazioni del nostro prodotto in quest'ultimo scorcio di campagna.
Della Casa – Di fronte a prodotti d'origine nazionali che paiono destare sempre più interesse sul fronte distributivo, cosa dobbiamo aspettarci per la prossima stagione?
Delfanti – Prima di tutto è bene sottolineare che malgrado il maltempo di queste ultime settimane non sembrano esserci problematiche sulla produzione nazionale in arrivo per cui attendiamo il relativo riscontro di quanto è successo in Spagna. Sul fronte dei nostri due DOP, Polesano e Voghiera, la domanda si sta intensificando soprattutto da parte della GDO che inserisce sempre più prodotti legati ai territori con effetti evidenti sulle quotazioni. Parliamo di oltre un Euro al kg in più rispetto al prezzo del prodotto italiano convenzionale per il Voghiera lavorato e circa un Euro in più per il Polesano. Su questo fronte va anche sottolineato come a livello nazionale il sistema distributivo moderno proponga ormai solo aglio di origine europea e sia pressoché sparito quello cinese offrendo nuove opportunità di caratterizzazione dell'offerta. Se verranno esaurite le scorte di aglio rosso in Spagna potremmo quindi pensare ad una buona partenza dell'aglio nazionale per la prossima campagna.
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Delfanti – E' stata una stagione complessa, da un lato una domanda riflessiva, dall'altro un'offerta superiore alla domanda che ha condizionato i prezzi su valori inferiori alle attese. Senza lode e senza infamia verrebbe da dire, con sostanziale stabilità sia sull'interno che in export. Solo l'arrivo del prodotto argentino da gennaio ha un po' alzato le quotazioni che sono però rimaste abbondantemente al di sotto delle aspettative. Dall'1,7-2 Euro al kg per il prodotto spagnolo in casse da 10 kg di fine anno scorso, fino ai 2-2,3 Euro attuali per il prodotto europeo, contro i 2,7-3 Euro di quello argentino, a cui si devono aggiungere 50-60 centesimi per le varie tipologie di lavorazione. La Spagna sta terminando il prodotto, soprattutto quello bianco, mentre rimangono stock solo di quello rosso, per cui speriamo in un rialzo delle quotazioni del nostro prodotto in quest'ultimo scorcio di campagna.
Della Casa – Di fronte a prodotti d'origine nazionali che paiono destare sempre più interesse sul fronte distributivo, cosa dobbiamo aspettarci per la prossima stagione?
Delfanti – Prima di tutto è bene sottolineare che malgrado il maltempo di queste ultime settimane non sembrano esserci problematiche sulla produzione nazionale in arrivo per cui attendiamo il relativo riscontro di quanto è successo in Spagna. Sul fronte dei nostri due DOP, Polesano e Voghiera, la domanda si sta intensificando soprattutto da parte della GDO che inserisce sempre più prodotti legati ai territori con effetti evidenti sulle quotazioni. Parliamo di oltre un Euro al kg in più rispetto al prezzo del prodotto italiano convenzionale per il Voghiera lavorato e circa un Euro in più per il Polesano. Su questo fronte va anche sottolineato come a livello nazionale il sistema distributivo moderno proponga ormai solo aglio di origine europea e sia pressoché sparito quello cinese offrendo nuove opportunità di caratterizzazione dell'offerta. Se verranno esaurite le scorte di aglio rosso in Spagna potremmo quindi pensare ad una buona partenza dell'aglio nazionale per la prossima campagna.
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