IL CReSO PROMUOVE UNA GIORNATA DI STUDIO DEDICATA ALLA FRAGOLA: APPUNTAMENTO AL 20 DICEMBRE

IL CReSO PROMUOVE UNA GIORNATA DI STUDIO DEDICATA ALLA FRAGOLA: APPUNTAMENTO AL 20 DICEMBRE
La coltivazione della fragola è particolarmente radicata in alcune aree del sud Piemonte e, ancora oggi, rappresenta una insostituibile fonte di reddito per molte aziende diretto coltivatrici che operano in ambienti pedemontani della regione. I dati statistici in nostro possesso attribuiscono, alla coltivazione della fragola, una diffusione, a livello regionale, su circa 110 – 120 ettari suddivisi equamente tra la produzione in serra per raccolte anticipate e la produzione di pieno campo. Infatti, grazie a particolari situazioni pedoclimatiche che caratterizzano gli ambienti di fondovalle del Piemonte, i periodi di produzione della fragola sono particolarmente ampi.
Le prime staccate iniziano, negli ambienti collinari del Roero e nel carmagnolese, all’incirca nella seconda decade di aprile per proseguire poi sino a maggio inoltrato; le produzioni dell’areale vengono convogliate, principalmente, sul mercato di Canale d’Alba e/o di Torino. In questi ambienti si utilizzano, di norma, cloni di fragola unifera e gli impianti vengono forzati mediante posizionamento di tunnel con copertura plastica a partire dalla fine gennaio – inizio febbraio.
Successivamente entrano in raccolta le aree collinari del tortonese (Viguzzolo – Monleale) con produzioni in pieno campo. Grazie a particolari situazioni ambientali le produzioni alessandrine evidenziano interessanti standard qualitativi; esse vanno ad integrare una offerta di prodotto nel segmento medio precoce assicurando buone risposte economiche alle aziende frutticole specializzate che operano in questi territori.
A seguire iniziano le raccolte nella storica area di produzione pedemontana del peveragnese - cuneese (zona della Bisalta). Particolari situazioni pedoclimatiche che caratterizzano questi ambienti hanno consentito, negli anni, la coltivazione, accanto alle tradizionali cultivar unifere, di varietà rifiorenti in grado di assicurare flussi produttivi durante tutti i mesi estivi sino al sopraggiungere dei primi geli autunnali. In questi ultimi anni, per sopperire a particolari situazioni di stanchezza dei suoli, si sono diffuse, nell’areale, coltivazioni di fragole in “fuori suolo” con interessanti risultati sia in termini quantitativi che qualitativi.
Da molti anni il servizio tecnico del CReSO svolge un’attività di ricerca nel comparto fragolicolo, inserita nei progetti di ricerca regionali e nazionali, finalizzata alla valutazione, nei tipici ambienti di coltivazione, di nuove cultivar / selezioni di fragola ottenuti da programmi di ricerca pubblici e privati ed alla validazione di tecniche innovative di gestione della coltivazione. In particolare, nell’ultimo biennio, si sono andate intensificando esperienze di gestione di coltivazioni in “fuori suolo semplificato” valutando il comportamento di cultivar di fragola rifiorente con allevamento del materiale di propagazione in sacco e/o in canalina con impiego di compost.
Per cercare di dare risposte ai produttori relativamente ad alcuni aspetti fitopatologici annualmente vengono condotte ricerche finalizzate alla messa a punto di tecniche di gestione della coltura a basso impatto ambientale quali il controllo biologico – integrato dei principali patogeni / fitofagi della coltura, razionale gestione delle irrigazioni e degli apporti di elementi fertilizzanti. Su questo filone di ricerca si inserisce la nuova problematica fitosanitaria che ha investito anche il nostro areale di produzione legata alla presenza di  Drosofila suzukii (mosca della frutta) che in alcune situazioni può arrecare forti danni alle coltivazioni di fragola rifiorente.
Nel 2012, grazie anche al contributo erogato dalla Comunità Montana “Alpi del mare” di Robilante – CN il gruppo di lavoro del CReSO con il DISAFA Entomologia Agraria dell’Università di Torino ha condotto una intensa attività di monitoraggio sull’intero territorio pedemontano del cuneese verificando le reali presenze del fitofago valutando, nel contempo, l’effetto attrattivo di diverse trappole alimentari e/o l’efficacia di sistemi di cattura massale.
I risultati di queste attività saranno presentati dal servizio tecnico del CReSO, ai tecnici ed agli operatori di settore, nella riunione di giovedì 20 dicembre 2012 con inizio alle ore 14,30 presso la sede del CReSO – Mellana di Boves (via Albertasse 16).
Nell’occasione verranno divulgati i risultati delle prove di confronto varietale condotte nell’ultimo biennio a livello territoriale evidenziando gli aspetti positivi e negativi che caratterizzano i singoli cloni di fragola sia per quanto attiene alla produttività delle piante sia per quanto concerne le caratteristiche qualitative dei frutti.
Parallelamente nella riunione si farà il punto della situazione fitopatologica con particolare riguardo alla gestione della nuova emergenza fitosanitaria (D. suzukii) condotta a livello territoriale.
Obiettivo dell’incontro è quindi trasferire ai produttori ed ai tecnici informazioni utili per la gestione e l’impostazione dei nuovi campi di produzione per l’annata del 2013.

Fonte: CReSO