Week 46, tonfo per l’ortofrutta Lcc (-5%)

Ma l’uva fa il +100% a volume, aiutata da un calo netto del prezzo medio mix (-36%)

Week 46, tonfo per l’ortofrutta Lcc (-5%)

Nella settimana 46 le vendite a valore e a volume dell’ortofrutta Lcc registrano un calo del 5%, mentre il prezzo medio mix rimane stabile. La flessione è decisamente più marcata rispetto alla settimana precedente, quando il trend, pur negativo, si era avvicinato al pareggio. Tra i canali, ipermercati e discount mostrano le performance meno favorevoli.

Il mese di novembre sancisce, in linea di massima, il termine della campagna di una categoria stagionale di rilievo: l’uva. Dopo un settembre poco brillante, i risultati migliorano sensibilmente da ottobre e soprattutto a novembre, consegnando un finale di stagione particolarmente positivo.

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La settimana analizzata si chiude a metà novembre, un periodo tradizionalmente poco favorevole per le vendite di ortofrutta, e i risultati lo confermano: l’ortofrutta a peso imposto segna un -5% a valore. La sostanziale stabilità del prezzo medio mix indica un andamento dei volumi in linea con quello a valore per l’intera Gdo. All’interno del quadro generale, però, il calo si accentua negli ipermercati e nei discount, che registrano rispettivamente -7% e -8%, mentre supermercati e liberi servizi mostrano flessioni più contenute, attestandosi intorno al -3%.

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L’uva è una categoria che concentra il proprio picco di vendita tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno: a settembre – in ipermercati e supermercati - si è realizzato il 32% delle vendite del progressivo da gennaio, a ottobre il 23% e un ulteriore 10% nelle prime tre settimane di novembre. I risultati di settembre, però, non sono stati brillanti: i volumi sono calati del 6% mentre il prezzo medio mix è salito leggermente (+3%).

Ottobre ha mostrato un recupero nei volumi (+13%), ma la forte riduzione del prezzo medio (-11%) ha limitato il valore generato dal reparto. La vera svolta arriva a novembre: i volumi crescono in modo significativo (+69% sul progressivo), con un picco nell’ultima settimana analizzata, quando si è venduto più del doppio rispetto al 2024 (+108%).

L’incremento delle rotazioni è stato favorito dal deciso calo del prezzo al chilo (-29% nel progressivo di novembre), ma, nonostante ciò, il risultato economico della categoria è rimasto positivo, segnando un +19%.

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Nel complesso, la coda di campagna di novembre ha contribuito a migliorare i risultati dell’uva nel progressivo da inizio anno, che chiude con un +3% sia a volume sia a valore, nonostante si tratti di un periodo in cui la categoria non esprime il massimo del proprio assortimento e delle proprie potenzialità.

Si tratta quindi di una chiusura di campagna decisamente positiva, soprattutto se confrontata con l’andamento generale della frutta. A settembre l’uva risulta meno performante a volume, ma a ottobre la situazione si inverte  - in un contesto di trend positivi generali - e il vantaggio cresce ulteriormente a novembre, quando il distacco diventa particolarmente marcato. (bf)

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