Volano le importazioni di patate, carote e cipolle

Dati Istat: di nuovo in rosso la bilancia commerciale nel primo semestre

Volano le importazioni di patate, carote e cipolle

Il primo semestre è avaro di soddisfazioni per la bilancia commerciale italiana sempre più in rosso a volume, dove perdiamo altri 20 punti percentuali da un anno all’altro, mentre a valore il saldo è ancora in positivo (+ 86 milioni) ma si è assottigliato di quasi il 30% rispetto al 2022.
Sono questi gli aspetti più eclatanti che emergono dall’analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter sui dati Istat relativi all’import-export ortofrutticolo italiano del primo semestre 2023.

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Quindi, nonostante un primo quadrimestre incoraggiante sotto ogni punto di vista (clicca qui per approfondire), nell’arco di un paio di mesi la situazione si è letteralmente capovolta e non fa ben sperare per i prossimi mesi.
Entrando nel dettaglio, le aziende italiane hanno esportato sostanzialmente le stesse tonnellate dell’anno scorso ma hanno ottenuto un riscontro monetario superiore del 7%. L’import dal canto suo cresce a volume del 3% e segna +8% a valore.

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Il settore dei legumi e degli ortaggi è senza dubbio quello più dinamico. A livello di esportazioni ha superato a valore la frutta fresca, grazie ad un netto incremento in doppia cifra (19% ), che viene però superato dal +26% fatto registrare dalle importazioni. È evidente che il maltempo che ha colpito l’Europa in primavera ha rimescolato le carte in tavola.

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Al contrario, gli scambi commerciali relativi alla frutta fresca sono sostanzialmente statici, soprattutto a livello di esportazione, mentre l’import mostra un calo a volume (-9%) ed una lieve crescita a valore (+1%). Al contrario, si riscontrano buone performance nell’esportazione degli agrumi (+4% a volume e +15% a valore), che compensano solo in parte il tonfo della frutta secca: - 10% a volume e - 25% a valore.

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Analizzando i dati per singolo prodotto emergono degli scostamenti notevoli da un anno altro. In primis le patate, che sfondano la soglia delle 500 mila tonnellate importate durante il semestre, in crescita del 27%, che diventa un +70% a valore. Quest’ultimo dato impallidisce di fronte a +136% delle cipolle e +143% delle carote. Viceversa, sono in netto calo le importazioni, a volume, di mele, pere e fragole, rispettivamente del -33%, -28% e -30%.

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Spostandoci alle esportazioni, le pere, forti di quantitativi in crescita, segnano un deciso aumento dei volumi, pari a +89%, equivalente in termini monetari a + 71%. Tuttavia, a valore, svettano nuovamente le carote, che nell’arco di un anno passano da poco più di 40 milioni a quasi 90 milioni di euro. Infine, si conferma l’ottimo trend per il pomodoro italiano, con le tonnellate esportate in aumento del 20% e di oltre il 30% a valore.
 

Ha collaborato Alberto Biffi

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