Vendere all'ingrosso può essere un mestiere per giovani

Feroldi: «Su Instagram per avvicinare le nuove generazioni al mercato»

Vendere all'ingrosso può essere un mestiere per giovani

I centri agroalimentari sono luoghi sconosciuti al grande pubblico. Non essendo rivolti ai consumatori, è difficile per chi non li ha mai frequentati immaginare le dinamiche interne che animano il mercato, mentre ciò che appare all'opinione pubblica sono solo gli scandali legati allo sfruttamento della manodopera o ai traffici illeciti che ogni tanto portano alla ribalta le strutture mercatali. Anche questo influisce certamente nel tenere i giovani alla larga dal settore ortofrutticolo. Per questo, il giovane Luca Feroldi, venditore presso lo stand Gardafrutta dell’ortomercato di Brescia ha deciso di sfruttare i social per mostrare ciò che di buono avviene all'interno del mercarto, totalizzando oltre 10mila follower su Instagram sul proprio account Ho voglia di Ortofrutta (clicca per accedere). L'obiettivo è crescere ancora, col fine di diventare un vero e proprio 'Ortoinfluencer' che sponsorizza i marchi dei prodotti più noti.

“Faccio questo mestiere da qualche anno grazie alla passione che mi ha trasmesso mio padre", racconta a IFN. "Quello che ho capito lavorandoci è che il settore ha logiche molto vecchie - non al passo con i tempi - e lo si vede sia nella mancata modernizzazione dei macchinari, che nel mancato coinvolgimento dei giovani. L’orario di lavoro notturno disincentiva sicuramente, io mi sveglio a mezzanotte e vado a dormire alle 17, ma il lavoro dà soddisfazioni. Ho pensato quindi che mostrando la realtà del mercato all’ingrosso sui social avrei potuto incuriosire i miei coetanei e avvicinarli al mestiere. Secondo me sta funzionando, ma bisogna venirsi incontro a vicenda e ripensare seriamente anche gli orari di apertura”. 

Feroldi racconta che le richieste di assunzione sono tante e arrivano molti curricula, ma non sempre per chi cerca un impiego è chiaro il lavoro che andrà a svolgere, e soprattutto in quale orario. “Mi è capitato di fare dei colloqui e puntualmente su 15 persone che chiamavamo se ne presentava solo uno, perché gli altri desistevano appena capivano che avrebbero lavorato di notte”.
Su Instagram, il venditore bresciano ha deciso di mettere in mostra non solo i prodotti ortofrutticoli disponibili allo stand attraverso foto, ma anche i clienti, insieme ai quali realizza reels, brevi video che presentano i prodotti in maniera invitante. “Il ritorno economico dell’attività c’è perché il prodotto che propongo sul canale social viene più facilmente acquistato. In più, man mano si aggiungono nuovi clienti che vogliono comparire nei video che posto sul profilo, si crea un circolo di nuovi clienti che fanno da influencer. Il mio obiettivo è anche quello di pubblicizzare i marchi di prodotto per diventare un vero e proprio Ortoinfluencer”.

Superare i 10mila follower è stato un attimo. “La crescita veloce su Instagram, social per eccellenza per questo tipo di contenuti visivi, è stata dettata dalla carenza di altre pagine legate al settore. Vediamo che non mancano blogger e influencer per trucchi o moda, ma nel settore agricolo sono ancora in pochi. Per fortuna l’interesse nei confronti dei prodotti ortofrutticoli c’è”. 
Luca Feroldi ha creato anche un gruppo Facebook, Ortomercato, in cui favorisce l’incontro tra fornitori e posteggianti. Qui i produttori espongono la propria merce e hanno la possibilità di creare nuove sinergie con chi ha lo stand.