Dal campo
Uva e kiwi, parte la sfida all’uniformità di calibro
La strategia di Alzchem mira ad aumentare anche la conservabilità
C’è un fil rouge che contraddistingue la stagione commerciale dell'uva da tavola e kiwi ed è l’uniformità e l’omogeneità dei frutti che influenzano in modo determinante il valore percepito dei prodotti. Soprattutto in questa campagna 2023, in cui il clima è stato instabile, il rischio di avere produzioni non in grado di soddisfare le aspettative del mercato in termini di qualità è alto. Così si deve agire con tempestività per non compromettere la campagna.
Ad esempio, l’azienda Alzchem Trostberg GmbH propone la sua strategia sull’uso di un principio attivo, il forchlorfenuron, in grado di stimolare e determinare l’uniformità della qualità e del calibro dei frutti. Questo principio attivo è il booster del fitoregolatore Sitofex®.(Clicca qui per approfondire)
“Sitofex® si deve applicare in fase di divisione cellulare in modo da aumentare il numero delle cellule presenti e quindi la dimensione del frutto – spiegano Saverio D’Onza e Giovanni Papa, rispettivamente responsabili di Alzchem per l'Italia nell'Area Nord e Sud e Isole -. Il caratteristico meccanismo d’azione consente l’incremento delle dimensioni dei frutti mantenendo inalterate le caratteristiche varietali e migliorando la conservabilità in post raccolta. Sitofex®, registrato su actinidia ed uva da tavola, inserito all’interno di una corretta gestione del frutteto, è in grado di garantire un notevole miglioramento dei risultati produttivi”
Sitofex® è l’unico prodotto a base di CPPU registrato in Italia (autorizzazione Ministero della Salute n. 12828 del 2/10/2006), ed è un prodotto sicuro, inserito nei disciplinari di produzione integrata di actinidia ed uva da tavola. “Dalla stagione 2022 – spiegano da Alzchem – Sitofex® è nuovamente utilizzabile anche su kiwi a polpa gialla e rossa oltre che verde. Per l’applicazione su kiwi è consigliabile lavorare su impianti in equilibrio e su frutti ben impollinati. Il dosaggio di Sitofex® utilizzabile ad ettaro è compreso tra 0,8 e 1,3 l in un volume di acqua compreso tra 750 e 1000 l/ha avendo cura di non superare la concentrazione di 10 ppm; la dose deve essere regolata in base all’obiettivo produttivo, alla carica di frutti ed alla forma di allevamento del frutteto”.
“Per l’uva, sia con semi che su quelle apirene, il trattamento con Sitofex® deve essere implementato dopo la cascola utilizzando un volume di acqua compreso tra 750 e 1000 l/ha, considerando le caratteristiche del vigneto. Il trattamento va effettuato dopo la completa cascola naturale degli acini non allegati – ricordano D’Onza e Papa - utilizzando un volume di acqua compreso tra 750 e 1000 l/ha, anche qui senza superare la concentrazione massima di 10ppm. Prima di trattare con Sitofex® è bene valutare caratteristiche e potenzialità della varietà da trattare, adeguando, se necessario, la carica del vigneto e regolando il numero di acini per grappolo”.
Per maggiori informazioni potete rivolgervi al servizio di consulenza di Alzchem Trostberg GmbH.
Area Nord: Dott. Saverio D’Onza, T: 3477366995, email: saverio.donza@alzchem.com
Area Sud e Isole: Dott. Giovanni Papa, T: 3488689039, email: giovanni.papa@alzchem.com