Dal campo
Uva da tavola, produzione mondiale in crescita
Il rapporto dell'Usda prevede esportazioni invariate
Secondo un rapporto dell'Usda, il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, la produzione mondiale dell’uva da tavola è in crescita grazie al miglioramento delle pratiche colturali in Cina che hanno permesso di incrementare la qualità e la quantità dei grappoli. Un fattore chiave per l’aumento dei volumi di produzione per la campagna di commercializzazione 2023/24, come riporta fruitnet.com.
Il rapporto, inoltre, prevede che le esportazioni mondiali rimarranno pressoché invariate a 3,7 milioni di tonnellate, con maggiori spedizioni da Cile e Cina che compenseranno le perdite da Turchia e Stati Uniti.
L'aumento della produzione cinese farà crescere le esportazioni verso i mercati asiatici del 23% fino a 480.000 tonnellate, mentre il Cile, dopo le abbondanti piogge invernali, dovrebbe vedere aumentare il raccolto a 745.000 tonnellate, che compenserà il calo delle superfici dedicate e incrementerà le esportazioni del paese.
La produzione indiana aumenterà leggermente, mentre quella del Perù si manterrà stabile. Al contrario, per il prodotto turco, si prevede un decremento di 320.000 tonnellate per arrivare a 1,9 milioni a causa delle perdite di raccolto dovute alla peronospora nella regione dell'Egeo. A causa del ritardo delle piogge, anche le esportazioni diminuiranno.
Anche l’UE si aspetta una perdita dovuta alle forti precipitazioni in Italia, nei mesi di maggio e giugno. La minore disponibilità di prodotto, unita ai costi di trasporto in aumento, probabilmente ridurranno le esportazioni di 23.000 tonnellate arrivando a 150.000.
Infine, dagli Stati Uniti si attende una produzione in aumento di 67.000 tonnellate, attestandosi intorno a 878.000, con una riduzione dei quantitativi esportabili.