Attualità
USA, l’agricoltura diventa questione di sicurezza nazionale
Nasce il National Farm Security Action Plan

L’agricoltura non è solo cibo, ma anche sicurezza. È questo il messaggio forte e chiaro che arriva dagli Stati Uniti - come si legge su BlueBook - dove il Segretario all'Agricoltura Brooke L. Rollins, affiancata da alti rappresentanti del governo come Pete Hegseth (Difesa), Pam Bondi (Giustizia) e Kristi Noem (Sicurezza Nazionale), ha annunciato il lancio del National Farm Security Action Plan, un nuovo piano d’azione che sancisce il ruolo strategico dell’agricoltura all’interno della sicurezza nazionale americana. Il provvedimento, che si inserisce nella più ampia iniziativa "Make Agriculture Great Again", rappresenta un cambio di passo radicale: l’USDA (United States Department of Agriculture) non sarà più solo un attore economico, ma un protagonista nella difesa della nazione.
Le minacce alla filiera agroalimentare
La decisione nasce da una serie di episodi allarmanti. Il mese scorso, il Dipartimento di Giustizia ha incriminato diversi cittadini stranieri – tra cui un membro del Partito Comunista Cinese – per il contrabbando negli USA di un fungo patogeno con un potenziale distruttivo per le colture. Una vera e propria minaccia di agroterrorismo, che ha messo in luce vulnerabilità strutturali della catena di approvvigionamento alimentare americana. Ma non si tratta di un caso isolato. Secondo il Segretario alla Difesa Hegseth, "la proprietà straniera di terreni agricoli vicini a basi militari è una minaccia concreta alla sicurezza nazionale". La denuncia riguarda azioni ben pianificate: infiltrazioni nei centri di ricerca, acquisti strategici di terreni agricoli, furti di tecnologia e attacchi informatici a sistemi alimentari.
L’agricoltura come scudo strategico
Il National Farm Security Action Plan vuole rispondere con decisione a queste minacce. Prevede il rafforzamento della resilienza del sistema agroalimentare, la tutela degli agricoltori e allevatori americani, la protezione dell’innovazione tecnologica in campo agricolo e la messa in sicurezza delle infrastrutture critiche. A essere coinvolti saranno non solo i vertici federali, ma anche i governi statali e i legislatori locali, in un approccio intergovernativo e multilivello. L’obiettivo? Integrare sempre più l’agricoltura nella cornice della sicurezza nazionale.
Impatti sul comparto ortofrutticolo
Per il settore ortofrutticolo, questo cambio di paradigma potrebbe avere ricadute significative. La maggiore attenzione alla sicurezza porterà a nuove linee guida sull’accesso alla proprietà fondiaria, sulla biosicurezza e sulla tracciabilità delle filiere. Ci si attende anche un potenziamento della ricerca e dello sviluppo di varietà più resistenti a minacce biologiche, oltre che maggiori controlli sui prodotti e sui partner commerciali esteri. In prospettiva, il piano potrebbe ispirare anche altri Paesi occidentali a considerare l’agricoltura non solo come un settore produttivo, ma come una vera e propria leva geopolitica.
Una visione di lungo periodo
"La difesa dell’esperimento americano passa dalla difesa dell’abbondanza agricola", ha dichiarato il Segretario Rollins. Un’affermazione che pone l’agricoltura al centro della strategia di sicurezza degli Stati Uniti e che suona come un monito anche per l’Europa: proteggere la terra, oggi, è proteggere il futuro. (aa)



















