Dal campo
Una mela al giorno toglie davvero il medico di torno?
I benefici del frutto da una ricerca dell'Università di Harvard
Quello di cui vi vogliamo parlare oggi è un frutto amato da tutti e presente in ogni angolo del mondo, simbolo della salute per il suo profilo nutrizionale: fornisce potassio, vitamina C, fibre come la pectina e l'emicellulosa e, inoltre, ha proprietà antiossidante, anti-diabetiche, anti-ansiolitiche, antinfiammatorie, neuroprotettive, digestive e cardioprotettive.
Stiamo parlando della mela e dei suoi benefici, evidenziati dalla prestigiosa Università di Harvard e riportati da LaVoz, per supportare scientificamente le proprietà naturali di alcuni alimenti.
In particolare, una porzione media di mela, che equivale a circa 95 calorie, offre un'impressionante gamma di nutrienti: 0 grammi di grassi, 1 grammo di proteine, 25 grammi di carboidrati, 19 grammi di zuccheri naturali e 3 grammi di fibre. Tuttavia, al di là del profilo nutrizionale di base, le mele sono ricche di fibre (sia insolubili che solubili), di sostanze fitochimiche, come la quercetina, la catechina, l'acido clorogenico e l'antocianina, nonché di vitamina C.
Ricerche sugli animali suggeriscono che le sostanze fitochimiche della buccia di mela, combinate con la pectina, possono proteggere dai danni indotti dai radicali liberi sul cuore e sui vasi sanguigni, oltre ad avere effetti ipocolesterolemizzanti, che abbassano i livelli plasmatici di colesterolo. Tuttavia, gli studi clinici sull'uomo hanno dato risultati contrastanti, ma una revisione di questi ha rilevato miglioramenti dei parametri cardiovascolari con l'assunzione di mele fresche o secche.
Inoltre, l'effetto antiossidante dei flavonoidi presenti nelle mele, può proteggere le cellule pancreatiche da eventuali danni, contribuendo così a prevenire il diabete di tipo 2: uno studio epidemiologico suggerisce una relazione positiva tra il consumo di mele e il rischio di sviluppare questa malattia.
Le sostanze fitochimiche e le fibre contenute nelle mele hanno anche effetti antiossidanti, che possono proteggere il Dna cellulare dai danni ossidativi, precursori del cancro.
Sebbene gli studi sull'uomo mostrino risultati contrastanti, esistono prove che suggeriscono un'associazione tra un maggior consumo di mele e un minor rischio di alcuni tipi di cancro, come quello ai polmoni, al colon e all'apparato digerente.
Infine, le fibre contenute nelle mele possono rallentare la digestione, aiutando a provare un maggior senso di sazietà dopo aver mangiato. I ricercatori hanno infatti scoperto che a una maggior assunzione di frutta ricca di fibre e a basso carico glicemico, come le mele, è associata a un minor aumento di peso nel tempo. Tuttavia, è bene ricordare che nessun alimento è una panacea e che una dieta varia ed equilibrata risulta fondamentale per mantenere una buona salute a lungo termine. (gc)