Dal campo
Trump: annunciati dazi al 21% sulle importazioni di pomodori messicani
A rischio più di 3 miliardi di dollari di export del Messico

L’amministrazione Trump ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi sulle importazioni di pomodori dal Messico nel tentativo di proteggere i coltivatori statunitensi, come riportato dal New York Post. A partire dal 14 luglio, infatti, la maggior parte dei pomodori messicani sarà soggetta a una tassa del 21%, un dazio che ricade proprio in prossimità dell'inizio dell'alta stagione della produzione messicana. Inoltre, la decisione arriva in concomitanza con l’intenzione del Dipartimento del Commercio di ritirarsi dall'accordo commerciale siglato con il Messico nel 2019.
“L'attuale accordo non è riuscito a proteggere i coltivatori di pomodori statunitensi dalle importazioni messicane a prezzi sleali”, si legge in una dichiarazione rilasciata dal Dipartimento del Commercio, in cui si sottolinea che l'agenzia è stata inondata di commenti che sollecitavano il governo a ritirarsi dall'accordo stipulato durante il primo mandato del presidente Trump. L’uscita dall’intesa, spiegano le autorità, dovrebbe permettere ai coltivatori americani di competere in condizioni più eque sul mercato. Nel 2024, gli Stati Uniti hanno importato pomodori dal Messico per un valore di 3,2 miliardi di dollari, diventando così il primo mercato di destinazione per i pomodori messicani. L’accordo del 2019 aveva evitato l’introduzione di dazi prevedendo - in cambio - un prezzo minimo garantito per i pomodori messicani e un sistema di ispezioni volto a bloccare i prodotti di bassa qualità prima che arrivassero sul mercato statunitense. L'intesa copriva tutti i pomodori freschi e refrigerati, ma escludeva quelli destinati alla trasformazione industriale. Questi nuovi dazi si inseriscono in una strategia commerciale più ampia adottata dall’amministrazione Trump, che già in passato aveva introdotto tariffe del 25% su vari prodotti messicani. Tali misure erano finalizzate a fare pressione sul Messico per ottenere una stretta sull’immigrazione clandestina e sul traffico di droga. È bene precisare, infine, che le nuove tariffe non si applicheranno alle importazioni regolate dall’accordo USMCA – il patto commerciale tra Stati Uniti, Messico e Canada – anch’esso negoziato durante la prima presidenza Trump. (aa)
