Tripudio F1 e Graffio F1, un duo di successo

I meloni retati HM.Clause sono apprezzati per l'ottima tenuta

Tripudio F1 e Graffio F1, un duo di successo

Se c’è un duo particolarmente apprezzato dai produttori di melone retato dall’arco ionico fino al Nord Italia è quello di Tripudio F1 e Graffio F1, varietà di HM.Clause. Le due tipologie fungono da anello di congiunzione tra la fine delle produzioni serricole precoci siciliane e l'inizio del mantovano in pieno campo. A darci ulteriori dettagli sono Concetta Pellegrini, Tecnico sviluppo Puglia sud, Basilicata e Calabria, e Filippo Corvaglia, dell’omonima azienda agricola di Scanzano Jonico (MT).
“L’annata è stata fortemente condizionata da un clima difficile che dal periodo pasquale fino alla metà di questo mese ha insistito sulla zona con giornate piovose, nuvolose e fredde”, racconta Pellegrini. “Questo ha inficiato molto sull’allegagione e, poi, a caduta si è trasferito sino al momento della raccolta, con frutti costretti a maturare senza la presenza di sole e giornate terse. Nonostante una primavera dal sapore autunnale, siamo riusciti a fare quantità e qualità grazie alle giuste accortezze colturali”.

“Questa primavera è stata davvero particolare. In aprile abbiamo avuto importanti sbalzi termici e a maggio precipitazioni ininterrotte che potevano mettere in seria difficoltà le produzioni, con presenza di frutti spaccati e malattie sulle piante”, dichiara a IFN Filippo Corvaglia, che coltiva 10 ettari di melone retato tra tunnellone e pieno campo. “Nonostante questo, la stagione è iniziata con il piede giusto, grazie anche alla scelta delle varietà, ovvero Tripudio F1 e Graffio F1. Con il primo, che conosciamo dalle primissime prove fatte in zona quando ancora era un ibrido siglato, iniziamo la stagione riuscendo ad accontentare tutti i clienti, con lavorazioni in cassa da 6 pezzi per le piattaforme di Torino, Verona e Pescara, e con le casse CPR alveolate, 5 pezzi, per mercati e catene locali ed in generale su tutto il territorio di Puglia e Basilicata”.

“A differenza di altre varietà, le piante non si sono mai ammalate, poiché Tripudio F1 possiede le resistenze genetiche verso l’oidio e il gene di repellenza verso gli afidi”, aggiunge Rocco Pasquale, tecnico dell’azienda. “L’allegagione è stata buona, i frutti hanno una pezzatura media tra 1,4 e 1,7 kg. Inoltre, all’attacco del picciolo, non ci sono spaccature, un problema che ricorreva perennemente su altre varietà”. Questo perché Tripudio F1 non va oltre al grado massimo di maturazione e ha un’ottima tenuta sia in campo che in post raccolta.

"Il prodotto piace, e viene richiesto proprio per la sua qualità, perché ha un aroma e una croccantezza unica, senza alcun retrogusto alcolico e con Brix sui 14-15 gradi, assolutamente accettabile visto il periodo trascorso. La raccolta appena terminata prosegue con Graffio F1, altra varietà HM.Clause adatta per il tunnellino, con pianta rustica e meloni dalla retatura straordinaria e dalla qualità interna impeccabile per aroma e dolcezza”, specifica ancora Pellegrini. “Il frutto continua a crescere sulla zona dell’arco Jonico, che ne esalta la qualità interna. Mentre l’aspetto esterno è impeccabile, con il meridiano sempre verde e ben definito”.


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