Dal campo
Top Citrus valorizza la filiera agrumicola siciliana
Tra gli obiettivi del progetto la selezione di nuove varietà di pregio e l'aumento della shelf life
Selezione e qualificazione di nuove varietà di pregio di arance pigmentate e limoni apireni, controllo del malsecco nei limoneti ed estensione della shelf life su limoni di elevato valore commerciale. Sono gli obiettivi del progetto Top Citrus presentato al Crea di Acireale e inserito nella misura 16.1 del PSR della Regione Siciliana.
Un progetto che supporta tutta la filiera: dal vivaio, alla commercializzazione con l’impiego di soluzioni innovative da trasferire alle aziende partecipanti.
Coadiuvato dall’attività dell’innovation broker Giuseppe Spina e con il coordinamento scientifico di Maria Concetta Strano, Top Citrus si basa su una performante partnership trasversale pubblico/privato.
Tra i protagonisti del progetto figurano il Consorzio Euroagrumi O.P. in qualità di capofila e poi ancora vivaisti, aziende di produzione e di trasformazione, ricercatori e personale tecnico del Crea e del laboratorio Agrobiotech.
I lavori del partecipato Kick-Off sono stati aperti dal direttore del Crea di Acireale Enzo Perri, seguito dagli interventi introduttivi di Maria Rosa Battiato dell’Ispettorato dell’Agricoltura di Catania, dal direttore di Euroagrumi Op Salvatore Rapisarda e da Aurora Ursino e Daniele Romano, rispettivamente presidenti degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Provincia di Catania e dei Tecnologi Alimentari delle Regioni Sicilia e Sardegna.
Varietà di pregio di arance pigmentate e limone apireno
Uno degli obiettivi cardine del progetto è la selezione di nuove varietà di arance pigmentate e limoni apireni. Il dott. Marco Caruso (ricercatore Crea) ha spiegato che sarà operata una selezione di varietà che rispondono alle attuali esigenze di mercato ma che sono a rischio di erosione genetica. Contestualmente al lavoro di selezione, sarà intrapreso il risanamento delle nuove selezioni e le attività di saggio biologico, sierologico e molecolare per verificare l’assenza di organismi nocivi nel materiale di propagazione e consentire la loro immissione nel circuito della certificazione Europea. Le innovazioni varietali verranno quindi propagate e trasferite ai produttori partner del Gruppo Operativo, attraverso la costituzione di campi pilota nei diversi ambienti pedoclimatici sui quali è collocata l’attività progettuale.
Maggiore controllo del Malsecco
Il malsecco, impattante per i limoneti, rappresenta una minaccia costante per la produzione. Il progetto – coordinato in questa fase da Silvia Di Silvestro (ricercatrice Crea) – prevede studi relativi al contenimento della diffusione di Plenodomus tracheiphilus, agente responsabile del malsecco dei limoni, mediante impiego di reti antigrandine. Inoltre, l’impiego di sensori per il rilevamento dei parametri ecofisiologici all’interno e all’esterno dei dispositivi di protezione, la valutazione della risposta delle piante ed il monitoraggio del patogeno consentiranno di mettere a punto un protocollo di coltivazione del limone in ambiente protetto.
Rivestimenti edibili antifungini per estendere la shelf life
Un'altra innovazione significativa introdotta dal progetto Top Citrus riguarda l'applicazione di rivestimenti edibili antifungini su limoni di alto valore commerciale.
I rivestimenti edibili, da applicare sul frutto raccolto – ha spiegato Maria Concetta Strano (ricercatrice Crea e coordinatrice scientifico del progetto - saranno costituiti da formulati contenenti prodotti naturali quali polisaccaridi, estratti e/o biostimolanti provenienti da scarti di lavorazione. I frutti, rivestiti con formulati edibili, saranno quindi sottoposti a frigoconservazione in atmosfera modificata, allo scopo di contenere lo sviluppo dei marciumi e delle fisiopatie da raffreddamento, di mantenere più a lungo le caratteristiche qualitative e nutrizionali e di estenderne la shelf-life.
Al convegno – moderato da Salvo Falcone - sono intervenuti inoltre: Renato Maugeri, presidente “Limone dell’Etna IGP”; Gerardo Diana, presidente “Arancia Rossa di Sicilia IGP”; Giosuè Arcoria, presidente Sezione Agrumi Confagricoltura Roma (in collegamento); Fabio Caruso, direttore Confagricoltura Catania; Giuseppe Di Silvestro, responsabile agrumi e ortofrutta CIA Sicilia Orientale e Vito Amantia di Coldiretti.
Top Citrus si basa sul coinvolgimento attivo di Villari S.r.l., Villari Coltivazioni, Baronetto, Ramo d’aria, delle Aziende Agricole “Maugeri Renato”, “Maugeri Paola”, “Grasso Gianpaolo”, “Platania Giuseppe” e del vivaio “Imbrogiano Salvatore”.
Il comitato organizzativo Crea è formato da M.C. Strano, M. Caruso, S. Di Silvestro, G. Licciardello, F. Ferlito, G. Las Casas F.V. Romeo, G. Ballistreri, M. Allegra, S. Alessandro, D. Pietro Paolo, M. Guardo.
Entusiasmo, ma attenzione ai cambiamenti climatici
Durante il convegno di presentazione del progetto, i partecipanti hanno espresso un grande apprezzamento per le innovazioni proposte, definendo il progetto entusiasmante e promettente per il futuro del settore agrumicolo. Tuttavia, non sono mancate le preoccupazioni riguardo la siccità. L'allarme sulla scarsità di risorse idriche è stato sollevato da più parti, sottolineando la necessità di integrare nel progetto strategie di gestione sostenibile dell'acqua e tecnologie per l'irrigazione efficiente. Un fronte, questo, sul quale il Consorzio Euroagrumi è già intervenuto in qualità di capofila con il progetto IRRIAP per l’irrigazione deficitaria in agrumicultura.
In conclusione, è stato ribadito che Top Citrus, rappresenta un passo importante verso la valorizzazione della filiera agrumicola, con innovazioni che promettono di migliorare la qualità e la sostenibilità delle produzioni. Resta però fondamentale affrontare le sfide climatiche per garantire un futuro sostenibile e remunerativo all'agricoltura siciliana. (gc)
Fonte: Ufficio Stampa Top Citrus