Dal campo
Tomato Brown, da Nunhems gli strumenti per riconoscere il virus
La virosi al centro di un meeting a Fondi
Come riconoscere immediatamente e arginare i danni causati dal virus ToBRFV? Quali sono i mezzi di prevenzione da questa malattia virale dei pomodori, osservata per la prima volta nel 2014 in Israele, e da allora diffusa a livello globale? Se ne è discusso lo scorso lunedì 15 maggio a Fondi, in provincia di Latina, presso la Sala Convegni del MOF, nell’ambito del meeting tecnico a cura di BASF Vegetable Seeds dal titolo “Vinci la battaglia contro il ToBRFV”.
L’appuntamento ha visto il coinvolgimento di una 90ina di operatori del settore: da imprenditori e produttori agricoli a vivaisti, fino a rivenditori di prodotti fitosanitari, presenti per avere informazioni sulla corretta identificazione e gestione della virosi in serra.
Ad aprire i lavori di formazione e informazione è stato il fitopatologo Marco Mammella, che ha dato cenni storici sul virus, in un interessante parallelismo con il Covid 19, tanto pericoloso per gli uomini quanto il Tomato Brown per i pomodori. “Obiettivo dell’appuntamento è stato fornire i corretti strumenti affinchè aziende agricole e addetti ai lavori da ora in poi siano in grado di riconoscere immediatamente la virosi - ha spiegato il dottor Mammella di BASF - Il Tomato Brown appartiene a una famiglia di virus che possono essere trasmessi per via meccanica, ovvero tramite il contatto con le mani, gli strumenti di lavoro, i bombi, le scarpe ecc. È un virus molto pericoloso perché può persistere anni, nelle serre e nel terreno. Identificazione e prevenzione sono i due principali strumenti a nostra disposizione, per questo abbiamo ritenuto opportuno proporre questo appuntamento ai nostri clienti, nell’ottica del consueto supporto a 360° fornito da BASF a tutti gli addetti ai lavori dell’intera filiera”.
Nell’ambito dell’incontro non solo è stato spiegato come attuare un corretto protocollo di prevenzione e gestione del virus ma anche - tramite una brochure informativa, fornita a ogni singolo partecipante con scatti di sintomi virali su piante, foglie e frutti - come identificarlo immediatamente e quali misure precauzionali adottare.
Nell’ambito della riunione tecnica pensata per anticipare una problematica che potrebbe diventare molto grave, come già è accaduto in altre parti del mondo, si è discusso anche di quali sintomi sono provocati dal Tomato Brown su piante giovani in vivaio, su piante adulte in serra e sui frutti - sia verdi che rossi - oltre che di come gestire il flusso del personale in serra.
“BASF è stata una delle prime aziende, nel lontano 2014, a riconoscere il virus del Tomato Brown - ha commentato Jacopo Leggi, Sales Specialist BASF e relatore dell’appuntamento a Fondi insieme al dottor Mammella - Ha reagito proattivamente monitorandolo e, da sempre impegnata nel breeding, fornendo immediatamente soluzioni innovative. Grazie alla nostra tempestività, la divisione R&D ha quindi introdotto opzioni varietali con resistenze in grado di garantire - in condizioni ambientali normali - una copertura dal virus mantenendolo a basso livello, ovvero non consentendogli di esprimersi sui frutti. Oggi, a livello globale, abbiamo circa venti tipologie di pomodoro resistenti al Tomato Brown, pensate per gli areali identificati come maggiormente a rischio: Middle East, Messico, Spagna e Marocco.
Pomodori da mensa come Vitalion o Teenon - prosegue Leggi - contribuiscono al fatturato Nunhems in primis grazie alle performance di resistenza al Tomato Brown, ma anche grazie alle loro eccellenti caratteristiche quali-quantitative, in grado di soddisfare i requisiti di tutti gli attori della filiera agroalimentare: dal produttore fino al consumatore finale”.
Infine, nell’ambito dell’appuntamento, si è parlato non solo di pratiche igieniche - insostituibili affiancate all’utilizzo di varietà più resistenti - ma anche del portale Combattiamo il rugoso.it (clicca qui per accedere) sito operativo pensato per i clienti Nunhems, utile per essere costantemente aggiornati in merito alla difesa dal Tomato Brown Rugose Fruit Virus anche con video e prove sul campo.
Fonte: Ufficio Stampa Nunhems