Dal campo
ToBRFV: la ricerca di ISI Sementi fa il punto sulla situazione
La resistenza come primo passo per combattere il virus
Il ToBRFV rappresenta una delle principali problematiche per la produzione del pomodoro. La pericolosità del virus è legata alla sua facilità di diffusione.
Le case sementiere sono già al lavoro per trovare varietà geneticamente resistenti che sono la principale soluzione per debellare questa malattia. Su questo aspetto ISI Sementi è a buon punto e spiega a IFN le novità a riguardo: “Con la sua rapidità e modalità di diffusione, il ToBRFV rappresenta uno dei virus più difficili da arginare per le produzioni di pomodoro – commenta Massimiliano Beretta, Direttore di ricerca di ISI Sementi – per cui è fondamentale lavorare sulla resistenza e lo sarà anche in futuro”. E aggiungono: “La nostra casa sementiera sta lavorando contemporaneamente a diversi progetti di ricerca. Sono ormai due anni che come ISI abbiamo a catalogo varietà con resistenza intermedia al virus che riguardano diversi segmenti di prodotto tra cui un miniplum giallo e uno rosso, da alcuni midiplum rossi e un pomodoro insalataro".
“La resistenza intermedia è un primo passo ma non quello definitivo per vincere la battaglia nei confronti del virus, anzi – dice Massimiliano Beretta di ISI Sementi – l’obiettivo della ricerca è quello di comprendere i meccanismi genetici in grado di garantire una resistenza elevata al virus, ovvero creare ibridi che non si ammalano in nessun modo quindi non mostrano sintomi e nemmeno diffondo il virus".
A tal proposito, proprio in questa campagna, stiamo attivando i test in campo dei primi materiali dotati di elevata resistenza al virus. Si tratta di alcuni ciliegini, midiplum e miniplum. Se i risultati delle prove di campo confermeranno i test di laboratorio, potremmo iniziare a proporre le prime varietà ai produttori entro un paio d’anni al massimo.
“Nel frattempo, dobbiamo usare le varietà con resistenza intermedia sapendo convivere con il virus, in modo da preservare la sanità delle coltivazioni e la qualità dei prodotti - afferma Marco Ruoso Direttore Commerciale Italia di ISI Sementi - ed è per questo che come ISI abbiamo attivato, in Sicilia, un progetto di monitoraggio e supporto tecnico per sviluppare i controlli di prevenzione anche con varietà non resistenti.Si tratta di un servizio tecnico dedicato ai nostri clienti e sviluppato anche con il supporto di strutture di servizio tecnico che ci permettono di analizzare il processo produttivo per trovare sistemi che prevengano il virus e ci permettano di ottenere un prodotto sicuro”.
E conclude: “La resistenza ormai rappresenta il futuro, per fortuna la fase più acuta del virus sembra essere superata. Ma prima che tutto l’universo varietale venga convertito a resistenza elevata, serviranno alcuni anni: anni in cui non possiamo rinunciare a prodotti saporiti e a tutte le tipologie, anche locali, di prodotto che abbiamo a disposizione oggi. Motivo per cui risulta fondamentale continuare a produrre, usando la resistenza dove disponibile ma anche adottando tutte quelle pratiche di controllo di processo e agronomiche che limitino i danni del virus".