Dal campo
Tango Gold, una ventata di entusiasmo per la filiera
Natalino Gallo: «L’ottima qualità ci ha fatto chiudere in bellezza»
La stagione del mandarino Tango Gold di Op Agricor si chiude in anticipo con la soddisfazione di una campagna positiva. Ne parliamo a IFN con Natalino Gallo, presidente dell’Op di Corigliano. “Per Tango il motore è una qualità che non accetta compromessi: frutti gustosi, di qualità, senza semi e che rispecchiano a pieno le caratteristiche desiderate dai consumatori. Per rispettare questi standard per noi è importante seguire rigidi metodi di coltivazione che hanno il fine di rispettare l’ambiente e produrre un frutto salubre al 100%. Infatti, escludiamo diserbo e le piante non subiscono nessun tipo di stress”.
I 70 ettari di Op Agricor coltivati a Tango Gold sono ripartiti in tre tipi di impianti: destinati alla produzione biologica, a residuo zero e a filiera controllata. Il patron della Op sottolinea non senza orgoglio: “In tutti e tre i casi otteniamo un prodotto di grande qualità e assolutamente genuino. A emblema della naturalità, sta il fatto che la buccia è 100% edibile”.
“Rispetto all’anno scorso abbiamo concluso con 10 giorni d’anticipo a causa del clima e i volumi hanno registrato una flessione del 20%. Ma questi dati non hanno frenato Tango e le richieste da parte della filiera sono state costanti e, soprattutto, i consumatori hanno premiato i nostri agrumi”.
Una stagione dopo l’altra il Tango Gold si conferma un punto di riferimento anche grazie ai programmi di certificazione che garantiscono l’autenticità del prodotto sia in campo che negli stabilimenti. Ovviamente non si trascura l’estetica dei mandarini: “Per la linea Eccelsa, il packaging deve essere d’impatto e c’è un claim che richiama l’attenzione del consumatore: ‘Tango. Dolce passione’ “, conclude Gallo.