Stretta fitosanitaria del Regno Unito per l'ortofrutta europea

Dal prossimo anno verranno richiesti i certificati sui prodotti in ingresso

Stretta fitosanitaria del Regno Unito per l'ortofrutta europea

Con l'uscita del Regno Unito dall’Europa, dall’autunno del 2024 le merci europee che entreranno nel Paese dovranno essere dotate di certificazione fitosanitaria. Tra i prodotti per cui verrà richiesta la documentazione rientra naturalmente anche l’ortofrutta. 
L’operazione, denominata Target Operating Model (Tom), non passa certo inosservata in un Paese come il nostro, che nel 2021 esportava in Gran Bretagna 140mila tonnellate di ortofrutta, per un valore di circa 250 milioni di euro. 
L'inasprimento tecnico-burocratico non desta però particolari preoccupazioni. Ne abbiamo parlato con Marcello Guidi, responsabile mercato estero di Apofruit, cooperativa per cui il Regno Unito rappresenta il secondo mercato estero per volumi e fatturato. “Siamo una realtà ben strutturata in grado di rispettare gli adempimenti che ci vengono richiesti dai paesi extra Ue – dichiara Guidi - per cui riusciremo ad adeguarci in tempo anche a questa nuova richiesta. Ci saranno pratiche in più da sbrigare ma questo non dovrebbe comportare rallentamenti nell’export, per cui non ci aspettiamo grandi problemi”.

I prodotti principalmente esportati da Apofruit verso l’Uk sono: kiwi, mele, albicocche, pesche, nettarine, susine e uva senza semi. “In particolare – evidenzia Guidi - nell’export di uva da tavola lo scorso anno abbiamo realizzato 10 punti percentuali in più”. 

L’introduzione del certificato fitosanitario dovrebbe essere scaglionata per ridurre al minimo l’interruzione delle attività. Inoltre, è previsto un sistema commerciale differente per consentire agli importatori regolari di evitare di sottoporsi più volte ai rigorosi controlli. 
Il Tom ha l’obiettivo di proteggere i confini del Regno Unito dalle fitopatie rendendo allo stesso tempo più semplice il modo di fare affari, si legge sul sito del governo britannico. L’ente preposto sperimenterà inoltre ulteriori processi semplificati pilotando un ambizioso programma di schemi di garanzia per operatori considerati affidabili.