SQNPI e ISO 22005: sinergie per una filiera ortofrutticola sostenibile e tracciabile

Due certificazioni complementari per valorizzare produzione, export ed esigenze dei mercati

SQNPI e ISO 22005: sinergie per una filiera ortofrutticola sostenibile e tracciabile

In un contesto agricolo sempre più orientato alla sostenibilità, alla trasparenza e alla garanzia di qualità, le aziende agroalimentari si trovano davanti a una sfida strategica: integrare certificazioni riconosciute e complementari per valorizzare la propria produzione e rispondere alle aspettative dei mercati.

Due strumenti chiave in questa direzione sono:
SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata)
ISO 22005 (Standard sulla rintracciabilità nelle filiere agroalimentari)
Ne parliamo a IFN con Vincenzo Arra e Roberto Burattini, dell’Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto di CCPB, organismo di controllo e certificazione attivo su scala nazionale e internazionale.

SQNPI: la qualità sostenibile made in Italy
«Il SQNPI, riconosciuto a livello nazionale dal MASAF, è un sistema pubblico e volontario pensato per promuovere tecniche agricole sostenibili attraverso un approccio integrato alla produzione vegetale», spiega Vincenzo Arra. La certificazione si basa sull’adesione a disciplinari regionali che prevedono:
• uso razionale di fertilizzanti e fitosanitari
• pratiche agronomiche a basso impatto ambientale
• tutela dell’equilibrio ecosistemico e della biodiversità
Il marchio “Qualità Sostenibile” associato alla certificazione è sempre più visibile sugli scaffali della Gdo e riconosciuto come sinonimo di responsabilità e trasparenza.

I vantaggi principali:
• Accesso a premi PAC (Eco-schema 3) e misure PSR/CSR
• Maggiore competitività in Gdo ed export
• Rafforzamento dell’immagine ambientale
• Integrazione con altre certificazioni (GlobalG.A.P., residuo zero, DOP/IGP)
Le aziende interessate devono presentare domanda online entro il 16 giugno 2025 sul portale SIAN, scegliendo se utilizzare il marchio o attestare solo la conformità agro-climatica-ambientale.

ISO 22005: la spina dorsale della tracciabilità di filiera
«La norma UNI EN ISO 22005 definisce i requisiti per un sistema volontario di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari, valido per singole aziende o sistemi collettivi», chiarisce Roberto Burattini. La certificazione, accreditata da ACCREDIA, copre l’intera filiera, ma può essere applicata anche a una singola fase produttiva, ad esempio la produzione primaria. Un aspetto rilevante è che, se un trasformatore acquista materia prima da fornitori già certificati ISO 22005, può ottenere una certificazione estesa all’intera filiera senza duplicare i controlli. Una soluzione efficace per valorizzare segmenti già qualificati, semplificando gli audit.

I vantaggi principali:
• Trasparenza certificata lungo tutta la filiera
• Prevenzione dei rischi (frode, richiami, non conformità)
• Valore aggiunto per export e mercati sensibili alla provenienza
• Compatibilità con sistemi digitali e blockchain
La norma introduce inoltre un sistema di gestione per la rintracciabilità: manuali, procedure, formazione, raccolta dati, verifiche interne e riesame direzionale. Un approccio che va ben oltre gli obblighi normativi, integrandosi con i sistemi qualità aziendali.

SQNPI + ISO 22005: un modello evoluto di certificazione integrata
L’integrazione tra SQNPI e ISO 22005 permette di:
• Documentare oggettivamente la sostenibilità di filiera
• Verificare la provenienza dei prodotti
• Dimostrare il rispetto delle buone pratiche lungo tutta la catena
• Semplificare la gestione documentale per audit, bandi, export e rendicontazioni pubbliche

Una sinergia particolarmente strategica per le organizzazioni di produttori e le cooperative, così come per i marchi collettivi e le denominazioni DOP e IGP, senza dimenticare le filiere ortofrutticole, vitivinicole e cerealicole.

Una scelta competitiva, non solo etica
«Adottare un sistema integrato di qualità e tracciabilità non è più un’opzione, ma una scelta strategica», concludono Arra e Burattini. L’abbinamento tra SQNPI e ISO 22005 consente di coniugare:
• valorizzazione commerciale
• conformità normativa
• trasparenza verso i consumatori
• accesso a premi economici e mercati esigenti
Una combinazione vincente che rafforza l’identità del made in Italy: sostenibile, sicuro e tracciabile in ogni fase.