Spagna, sarà una campagna più corta per pesche e nettarine

In crescita i prezzi delle angurie, in leggero calo i meloni

Spagna, sarà una campagna più corta per pesche e nettarine

Nonostante le difficoltà causate dal maltempo e le violente grandinate che hanno colpito aree chiave come Murcia e Aragona, il clima tra i produttori agricoli spagnoli resta sorprendentemente positivo all’inizio della campagna estiva, come sottolinea la testata spagnola ValenciaFruits.com. Le coltivazioni di meloni e angurie mostrano una buona tenuta in termini di volumi e valore, mentre le drupacee fanno segnare un leggerissimo calo.
Le abbondanti piogge che hanno interessato gran parte del Paese nei mesi scorsi hanno ceduto il passo a un’impennata delle temperature, con effetti diretti sui campi già impegnati nella raccolta della frutta estiva. Solo in Aragona, le tempeste di inizio settimana hanno danneggiato 16.000 ettari di terreni agricoli, portando a 100.000 gli ettari colpiti a partire dalla primavera. A livello nazionale, la superficie agricola danneggiata ha superato i 375.000 ettari al 31 maggio, con oltre 46.000 segnalazioni di sinistro.
Solo maggio si è chiuso con oltre 204.000 ettari dichiarati danneggiati, in gran parte per effetto della grandine. Nonostante ciò, gli agricoltori restano fiduciosi: molte colture si mantengono stabili e, in alcuni casi, i calibri più piccoli vengono compensati da una maggiore resa per pianta.

Prezzi in rialzo per l’anguria, in calo per il melone
Secondo i dati del Ministero dell'Agricoltura, Pesca e Alimentazione (MAPA), nella prima settimana di giugno i prezzi all’origine per angurie e meloni si mantengono superiori alla media delle cinque settimane precedenti. In particolare, l’anguria guadagna un +2%, mentre il melone registra un calo del 12,5%. La scarsa offerta di angurie nella fase iniziale della campagna ha sostenuto i prezzi, che risultano superiori del 30% rispetto alla media per lo stesso periodo degli anni scorsi.
“I prezzi sono buoni e quest’anno ci sono più frutti per pianta”, ha commentato Plácido Pérez, responsabile del settore angurie di COAG, ricordando la scarsa produzione dello scorso anno, compromessa dalle piogge di maggio e dall’impossibilità di impollinare. “Ora, invece, i campi sono pieni di api”, ha aggiunto.
Anche secondo Roque García, vice segretario generale di UPA Andalusia, la qualità della produzione sarà elevata, sebbene la superficie coltivata sia diminuita.

Drupacee: campagna più breve e raccolti ridotti
Meno incoraggianti le prospettive per le drupacee. I prezzi all’origine restano sopra la media, ma si registrano flessioni per pesche e nettarine gialle (rispettivamente -1,6% e -1,5%), mentre ciliegie, prugne e albicocche mostrano rialzi.
“Ci sono stati problemi di allegagione, quindi il raccolto non sarà abbondante ma dai giusti volumi”, ha spiegato Osvald Esteve, responsabile del comparto per COAG. Secondo Cooperativas Agro-Alimentarias, la produzione complessiva sarà inferiore del 5% rispetto al 2024, attestandosi a 1.440.786 tonnellate. La campagna, inoltre, sarà più breve, complice l’impatto di diversi eventi climatici avversi. (bf)