Dal campo
Sostanze di origine vegetale nella protezione delle ortive
Il tema al centro di un convegno sulla sostenibilità ambientale delle produzioni agricole
L’Arsial, nell’ambito del “Progetto ECODIF - Sistemi ecosostenibili per la difesa fitosanitaria delle ortive” ha organizzato il giorno 1 dicembre 2023, presso il Consorzio Agrario di Latina, un convegno dal titolo “Prospettive per la protezione delle ortive dalle avversità: utilizzo di sostanze di origine vegetale".
Il Convegno ha interessato la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari perseguita a livello Europeo da strategie e politiche quali “Farm to Fork” e “Green deal”. Già da qualche anno si sta attuando, con l’adozione della Direttiva 2009/128/CE, l’uso sostenibile dei pesticidi e la conseguente applicazione in modo sempre più stringente del Piano d’Azione Nazionale (PAN). Nasce così la necessità di nuove strategie di controllo dei patogeni per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Negli ultimi anni si è sviluppato un interesse crescente per le sostanze naturali contenenti molecole bioattive in grado di esplicare attività antimicrobiche. Prodotti di origine vegetale quali gli oli essenziali possono costituire una valida alternativa all’uso dei pesticidi convenzionali. L’Agenzia della Regione Lazio (ARSIAL) si occupa di sviluppo nel settore agricolo e costituisce l’anello di congiunzione tra il mondo della ricerca e quello dell’imprenditorialità agricola, potendo dunque svolgere un significativo ruolo nel trasformare le idee e le sperimentazioni dei ricercatori in protocolli orientati al lavoro e alla crescita della realtà agricola del Lazio, secondo il modello del triangolo della conoscenza.
Obiettivo di quest’azione nel progetto EcoDif è quello di raggiungere gli imprenditori agricoli del Lazio operanti nel settore delle orticole per dimostrare in giornate sul campo le risultanze delle ricerche realizzate con il progetto stesso. Altro obiettivo fondamentale è creare una rete di stakeholder che resisterà anche oltre la vita di questo progetto e che sarà consultabile e raggiungibile anche per altre innovazioni da diffondere. Inoltre, si avrà cura di diffondere i risultati del progetto anche a livello di comunità scientifica nell’ottica di una scienza partecipata (open access).
Una opportunità importante per il nostro territorio a vocazione agricola ed in particolare orticola che costituisce una realtà del tutto particolare all’interno del mondo agricolo, poiché l’equilibrio tra l’attività umana e l’ambiente naturale è spesso compromesso. Ciò è particolarmente vero per l’orticoltura laziale e Pontina dove diversi cicli colturali si succedono in modo rapido nell’arco dell’anno con piante appartenenti alla stessa famiglia botanica e ciò comporta un maggiore impiego di input rispetto alle colture estensive. I saluti istituzionali sono stati affidati al Dott. Roberto Tempesta del CAP di Latina, l’introduzione del progetto al Dott. Alessandro Infantino e alla Dott.ssa Lucia Donnarumma di CREA-DC.
Alla Tavola rotonda hanno partecipato il Prof. Simone Ferrari dell'Universita La Sapienza CREA-DC; Dott. Claudio Caramadre – Az. Bio Caramadre – Biodistretto Etrusco Romano; Dott.ssa Jessica Girardi – Istitute for Environmental Sollutions; Dott. Pierluigi Ragagnin – Consulente Tecnico; Dott.ssa Claudia Papalini – Arsial; Moderatore Dott. Enrico Barcella – Presidente ADAF Latina.
La Dott.ssa Dina Maini di Arsial, nelle sue conclusioni, ha sostenuto che Arsial continuerà l’impegno nei confronti della rete di stakeholder creata da ECODIF perché il tema è quanto mai attuale e importante. Ha ricordato la bocciatura del Parlamento europeo della proposta di riforma della regolamentazione Ue sui pesticidi avanzata dalla Commissione europea con 299 voti a favore 207 contrari e 121 astenuti. La proposta della Commissione europea per la riforma delle norme sui pesticidi prevedeva il dimezzamento nell'uso e nel rischio di queste sostanze al livello Ue entro il 2030, rispetto al 2015-17. La riduzione, vincolante a livello unionale, era accompagnata da obiettivi di riduzione a livello nazionale, dal divieto dell'uso nelle aree sensibili e dalla promozione di pratiche ecocompatibili di controllo delle infestanti. Gli Stati membri avrebbero dovuto anche fissare obiettivi per aumentare l'uso di metodi non chimici di controllo dei parassiti.
Quello che insieme CREA, ARSIAL e soprattutto agricoltori consapevoli come quelli che fanno parte della rete ECODIF fanno è lavorare affinché si arrivi a una soluzione anche normativa che sia rispettosa dell’ambiente e degli ecosistemi ma che salvaguardi anche la redditività agricola.
La dott.ssa Maini ha poi dato appuntamento ai prossimi ultimi 2 incontri che si terranno a Tarquinia il 15 dicembre, dove si parlerà dei modelli previsionali messi a punto con le stazioni agrometeorologiche, e quello finale che si terrà il 12 gennaio nella sede del CREA-DC, giornata finale del progetto.
Fonte: Arsial