Dal campo
Sitofex®: soluzione per calibro e qualità costanti per kiwi e uva da tavola
Un fitoregolatore a base di CPPU che migliora il calibro, la consistenza e la resa

Gli elevati standard produttivi ricercati dal mercato sui prodotti orfrutticoli sollecitano i produttori a ottenere frutti di calibro uniforme e con caratteristiche qualitative elevate, entrambi fattori cruciali per la competitività commerciale dell'offerta. In colture come il kiwi e l’uva da tavola, è quindi fondamentale adottare strategie agronomiche mirate per valorizzare economicamente l’intera produzione.
Sitofex®, sviluppato da Alzchem Trostberg GmbH, rappresenta una soluzione efficace. Il prodotto, a base del principio attivo forchlorfenuron (CPPU), agisce come fitoregolatore, stimolando la divisione cellulare durante la fase precoce di sviluppo del frutticino. L’applicazione tempestiva consente di prolungare questa fase, favorendo un aumento del numero di cellule e, quindi, un incremento del calibro del frutto.
Grazie alla sua formulazione, Sitofex® assicura risultati stabili e performanti già alle dosi più basse previste in etichetta. Il suo utilizzo è ammesso su kiwi a polpa verde, gialla e rossa, nonché su uva da tavola, dove contribuisce a migliorare la pezzatura e la qualità dei frutti.

Kiwi: modalità d’uso per l’incremento del calibro e resa
Per ottenere risultati ottimali, Sitofex® va applicato circa tre settimane dopo la piena fioritura, su impianti ben equilibrati e con frutti correttamente impollinati. Il dosaggio consigliato varia da 0,8 a 1,3 l/ha, con un volume d’acqua compreso tra 750 e 1.000 l/ha, mantenendo una concentrazione massima di 10 ppm. Il dosaggio va modulato in base alla forma di allevamento e al carico produttivo del frutteto.

Una prova condotta nel 2023 in Piemonte su kiwi giallo ha evidenziato un chiaro aumento del peso medio del frutto e della resa a ettaro, mantenendo inalterati parametri chiave, come la forma e il grado Brix. Inoltre, sono migliorati sia il colore che il contenuto in sostanza secca, dimostrando come Sitofex® possa coniugare aumento produttivo e mantenimento della qualità, due aspetti oggi imprescindibili per le produzioni premium.

Uva da tavola: grappoli più strutturati e bacche più consistenti
Su uva da tavola, Sitofex® va impiegato dopo la cascola naturale degli acini non allegati. La soluzione va distribuita in un volume d’acqua tra 750 e 1.000 l/ha, senza superare la soglia dei 10 ppm, valutando attentamente la varietà e regolando la carica produttiva e il numero di acini per grappolo.

I risultati ottenuti in Sicilia da una prova svolta nel 2024 su una cultivar apirena, ha confermato che Sitofex® permette di ottenere effetti positivi su diversi parametri: incremento della dimensione degli acini, buccia più spessa, rachide più lungo e robusto e migliore tenuta degli acini al peduncolo. Anche in questo caso, caratteristiche qualitative come colore e grado Brix°, non hanno subito variazioni statisticamente significative.

Per sfruttare appieno i benefici di Sitofex®, è importante adattare il piano nutrizionale e l’irrigazione in funzione delle maggiori esigenze delle piante trattate. Poiché Sitofex® non ha azione sistemica, è fondamentale garantire una distribuzione uniforme del prodotto, evitando fenomeni di ruscellamento o gocciolamento. Si raccomanda inoltre di evitare l’applicazione nelle ore più calde della giornata. Sitofex® è registrato dal Ministero della Salute (n. 12828 del 2/10/2006) ed è incluso nei disciplinari di produzione integrata di actinidia e uva da tavola.
Per ulteriori dettagli o per una consulenza tecnica personalizzata, è possibile contattare:
Dott. Saverio D’Onza; 3477366995
saverio.donza@alzchem.com





