Attualità
Sicurezza, al primo posto nell'operatività di Bonduelle
Corpi estranei, ambienti protetti e residuo zero: ecco come lavora l'azienda

La sicurezza in quarta gamma può essere declinata sotto tantissimi aspetti: dalla gestione dei corpi estranei, passando per gli ambienti protetti fino alla garanzia di un prodotto sempre fresco e, in alcuni casi, a residuo zero. Di fronte a questo gran numero di fattori, l’operatività aziendale rischia di andare in crisi se non perfettamente organizzata. Oggi analizziamo quella di Bonduelle, che punta sull’aiuto della tecnologia e su controlli programmati in ogni fase del processo produttivo.

Rilevamento dei corpi estranei
Per il rilevamento dei corpi estranei nei prodotti, l’azienda sta puntando su diverse tecnologie avanzate: “Continuiamo ad investire nel costante aggiornamento delle selezionatrici ottiche installate, migliorando il software per affinare la capacità di intercettazione dei corpi estranei. Questo processo ci permette di rendere la selezione più precisa ed efficace, riducendo il rischio di contaminazione”.
Inoltre Bonduelle è impegnata nella ricerca di nuove soluzioni tecniche innovative già presenti sul mercato e collabora con startup per testare nuovi sistemi per la rilevazione di contaminazioni fisiche. “Si tratta di un processo – aggiungono – che avviene integrando tecnologie avanzate e sperimentali nel proprio processo produttivo. Beneficiamo anche dello scambio e del supporto del dipartimento R&D del Gruppo Bonduelle che è dedicato a intercettare e sviluppare le soluzioni più adatte alle specifiche esigenze dell'azienda. Grazie a questi strumenti tecnologici e alle collaborazioni strategiche riusciamo a garantire un elevato livello di sicurezza nel rilevamento dei corpi estranei, minimizzando il rischio di contaminazione e assicurando prodotti di alta qualità ai consumatori”.

Le baby leaf in ambiente protetto
Per le sue baby leaf, Bonduelle ha deciso di puntare sulle colture in ambiente protetto. “Queste colture offrono numerosi vantaggi rispetto a quelle coltivate in campo aperto, soprattutto in determinati areali dove le condizioni ambientali possono rivelarsi sfavorevoli”.
Tra i vantaggi dell’ambiente protetto c’è prima di tutto una protezione fisica contro fenomeni atmosferici naturali come pioggia, vento e neve, oltre che dagli animali. “In questo modo riduciamo i danni alle colture e le perdite di prodotto, migliorando la qualità e la quantità del raccolto – sottolineano dall’azienda – inoltre, la creazione di un ambiente climatico controllato permette di regolare la luce, le temperature e l'umidità. Possiamo così ottimizzare le condizioni di crescita, garantendo una produzione costante e di alta qualità indipendentemente dalle variazioni climatiche esterne”.
Un altro vantaggio significativo dell’ambiente protetto è il più efficiente uso delle risorse, in particolare dell'acqua. “Possiamo permetterci un'irrigazione più mirata e la riduzione degli sprechi, contribuendo a una gestione sostenibile delle risorse idriche”, dicono da Bonduelle.

I prodotti a residuo zero
“Abbiamo adottato tecniche agricole alternative per ridurre, se non eliminare del tutto, l'uso dei fitofarmaci nelle nostre coltivazioni a residuo zero – illustrano dall’azienda - La rotazione colturale è una delle strategie chiave della nostra agricoltura integrata: ci consente di variare periodicamente il tipo di ortaggi coltivati, riducendo la necessità di trattamenti chimici. Inoltre, selezioniamo accuratamente le varietà vegetali più adatte a crescere senza l'ausilio di trattamenti, riducendo così ulteriormente l'uso di diserbanti e altri prodotti chimici”.
Gli agronomi di Bonduelle lavorano a stretto contatto con i produttori per monitorare costantemente le coltivazioni e adottare le migliori pratiche agricole, oltre a disporre di un laboratorio interno accreditato in cui viene effettuato il monitoraggio della produzione. Dall’azienda commentano: “La scelta attenta della particella di terreno e l'applicazione di buone pratiche agricole ci consentono di limitare l'impiego di sostanze potenzialmente dannose e di garantire la sostenibilità ambientale delle nostre coltivazioni”.

I controlli lungo la catena di produzione
Per garantire la freschezza e l'integrità del nostro prodotto, Bonduelle adotta rigorosi controlli lungo l'intera catena di produzione, dalla raccolta nel campo fino alla confezione finale. “Rispettiamo scrupolosamente la legge di settore che stabilisce i parametri del processo per rendere la IV gamma pronta al consumo senza ulteriori trattamenti – specifica l’azienda - Nel nostro stabilimento, ad esempio, il lattughino appena raccolto viene trasportato in atmosfera refrigerata per preservarne la freschezza. Qui, prima della fase di lavaggio, viene sottoposto a un controllo di qualità in cui vengono scartate le foglie danneggiate e rimossi eventuali corpi estranei. Durante il lavaggio, utilizziamo acqua potabile a temperatura controllata e la ricambiamo costantemente per garantire la massima igiene. Il prodotto supera quindi tre vasche di lavaggio, durante le quali l'azione meccanica del getto d'acqua elimina eventuali residui terrosi”.
L'asciugatura avviene per centrifugazione, dopo di che l'insalata viene confezionata.
“È importante sottolineare che questo ciclo di vita, dal campo alla busta – concludono - dura al massimo meno di 24 ore, durante le quali il prodotto è costantemente sotto il nostro attento controllo”. (am)
Foto in apertura: lavorazione quarta gamma, Credit J. Pebrel / Bonduelle
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