Si semplifica il lavoro nel meleto grazie ai telescopici elettrici

Il gruppo Merlo con la gamma e-worker supporta le aziende nei frutteti

Si semplifica il lavoro nel meleto grazie ai telescopici elettrici

L’immagine corre subito al campo di grano, al trattore, agli ettari infiniti delle nostre belle campagne. Ma ad arricchire uno dei comparti centrali nella nostra economia concorrono anche le centinaia di piccole e medie organizzazioni agricole che si dedicano a colture meno industrializzate, come la frutta, gli ortaggi, la vite. Avete mai osservando il lavoro che si svolge in un meleto in Trentino? Il lavoro nel momento della raccolta è frenetico, veloce, organizzato. Tutta la stagione si concentra in un paio di settimane al massimo e il risultato dipende proprio dalla perfezione dei flussi di soli 15 giorni all’anno, e talvolta, a seconda del clima, anche meno. 

Lo stesso dicasi per altre colture, si pensi alla breve stagionalità delle fragole, senza contare il lavoro della vigna, anch’essa veloce e delicatissima nelle procedure di raccolta. Anche i coltivatori orticoli, che magari hanno a disposizione più rotazioni all’anno, devono fare i conti con un’organizzazione impeccabile, nel ritmo di raccolta, nella pianificazione logistica per non rovinare i prodotti e così via. È anche per questo tipo di organizzazioni agricole che Merlo ha ideato una delle soluzioni più apprezzate oggi, da coltivatori ortofrutticoli e vitivinicoli. Stiamo parlando dell’e-WORKER, piccolo gioiello di tecnologia nato per essere di supporto nella movimentazione edile, ma che negli anni ha trovato ampio spazio di applicazione anche nella lavorazione agricola.

L’e-WORKER è elettrico, prima di tutto. E questo significa risparmio, soprattutto in un momento storico così complesso, appurato quanto il cambiamento climatico stia impattando su tutti i bilanci delle OP mondiali. Significa anche che è perfetto in ambienti chiusi, come serre e cantine: zero emissioni e zero rumore insomma. È compatto e versatile, adatto a lavorare all’interno dei filari per esempio; nella versione 2WD l’assale posteriore è libero di oscillare fino a 7 gradi, la pendenza massima superabile è del 12% a carico massimo, mentre i mozzi delle ruote sono realizzati con angolo di sterzo fino a 85°, a garanzia di una eccezionale manovrabilità; la macchina sterza praticamente sul posto.

È sicuro e confortevole. Tutti gli e-WORKER Merlo sono equipaggiati con sensori antiribaltamento, soluzione che garantisce la massima stabilità. Hanno di serie inoltre il dispositivo Tac-lock, che assicura il massimo comfort operativo, permettendo, da cabina, il bloccaggio idraulico degli attrezzi. Non solo. Torniamo ancora nel meleto trentino, ma dimentichiamoci la pianura coltivata a grano, qui le salite e le discese sono l’unica via percorribile. Ecco che Merlo trova la soluzione anche per questo ambiente, infatti dota la sua macchina con un sistema brevettato che assiste l’operatore nelle ripartenze in salita – e-holder – che impedisce al mezzo di muoversi quando si rilascia il pedale dell’acceleratore su qualsiasi pendenza.

E se si inizia a raccogliere rape alle cinque di mattino? Nessun problema, ci sono 4 fari a led montati sul tettino della cabina. Se vogliamo, c’è anche un sistema telematico che permette di geolocalizzare la macchina - MerloMobility – di eseguire diagnosi in tempo reale, oltre a gestire da remoto i confini geografici di operatività.
Lavoro finito, si torna casa. E sì, possiamo farlo anche con il nostro e-WORKER: tutti i modelli di Merlo possono essere allestiti infatti con omologazione per la circolazione stradale, anche con traino di piccoli rimorchi agricoli.

Fonte: Ufficio stampa Gruppo Merlo