Dal campo
Si chiude con successo il progetto "Il Giardino delle Arance 2024"
L'iniziativa sull'educazione alimentare di Oranfrizer si è svolta in punti vendita della Gdo e da Mc Donald's
Si è conclusa nei primi giorni della settimana l’edizione de “Il Giardino delle Arance 2024” che Oranfrizer dedica al mondo dell’infanzia e alla corretta dieta, parola la cui origine deriva dal greco “dìaita”, cioè stile di vita. Ed è questo l’obiettivo che da tanti anni impegna Oranfrizer per educare le nuove generazioni a nutrirsi correttamente e a scoprire, attraverso il gioco e l’insegnamento ludico, il mondo agroalimentare.
L’edutainment Il Giardino delle Arance, apprezzato sia da parte dei fruitori che degli ospitanti, si è svolto in diversi punti vendita di Unicoop Firenze, presso i supermercati Alì in Veneto e i Mc Donald’s di Sicilia e Calabria, gestiti dalla catena Etnafood.
Le classi coinvolte sono state all’incirca una quarantina, per un totale di più di mille bambini fra quelli appartenenti alle scuole e i liberi fruitori.
I bambini protagonisti hanno apprezzato l’esperienza de Il Giardino delle Arance, che attraverso l’agrume che più lo rappresenta, l’arancia rossa, hanno scoperto un mondo a loro sconosciuto.
Infatti molti di loro non conoscevano gli alberi di arancio e poterli toccare, odorare, sino a spremere il frutto con le mani, è stato un modo gioioso, per sentirsi tutt’uno con la natura, per molti realtà lontana dal loro contesto quotidiano.
Attraverso esempi a “misura di bambino” l’arancia è stata anche inclusiva, come ad esempio spiegando il misura calibro: ogni albero può arrivare a produrre anche più di 300 arance, ma non tutte sono uguali, come i bambini di una classe, che - con caratteristiche differenti - hanno ognuno peculiarità uniche e per questo vanno rispettate.
E la peculiarità che più ha colpito tutti, fra grandi e bambini, è stata lei, l’antocianina, presente in grande quantità nell’arancia rossa, grazie alle escursioni termiche che avvengono nel territorio in cui è prodotto: la Piana di Catania.
Ciò è possibile grazie alla vicinanza del mare e alla presenza del vulcano Etna. Si è però spiegato come i cambiamenti climatici influiscono anche sul colore del frutto che, pur rimanendo eccellente a livello nutritivo, può avere il colore rosso più o meno intenso.
Gli insegnanti coinvolti, così come le famiglie, hanno riscontrato come i bambini dopo il Giardino delle Arance e la progettualità effettuata in classe, siano più invogliati a mangiare agrumi e arancia rossa, sia come frutto che sotto forma di spremuta.
Infatti, il progetto il Giardino delle Arance, non è solo un evento che avviene in dei punti vendita con la ricostruzione di un agrumeto a misura di bambino, ma è un percorso educativo che tocca i temi della corretta alimentazione, dei valori nutritivi, della buona agricoltura e del regolare lavoro, così da far comprendere le diverse sfaccettature e percorso che un’arancia fa prima di arrivare sulle nostre tavole.
«Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con Librì Progetti Educativi, partner del progetto sin dall’inizio, con cui quest’anno si è rinnovato e aggiornato il kit che ricevono le scuole – spiega Salvo Laudani, marketing manager di Oranfrizer Unifrutti Europe – abbiamo ritenuto doveroso inserire una parte dedicata alla biodiversità e allo spreco, inteso sia come prodotto alimentare che come risorsa idrica, questo per far comprendere come il nostro clima sta cambiando e ne siamo tutti protagonisti».
Successivamente, le classi coinvolte sono state inserite nella realtà del punto vendita, grazie ad abili hostess preparate appositamente, con cui piccoli fruitori, attraverso video, un gioco dell’oca che ripercorre il lavoro dell’agricoltore, divertenti “interrogazioni”, hanno apprezzato sempre più l’arancia rossa e le sue ineguagliabili caratteristiche, e anche chi non l’amava, ha cominciato a gustarla! Sono state ben 400 le classi che hanno ricevuto il kit, per un totale di circa 9.600 bambini che hanno appreso che «un’arancia non è solo un frutto, ma tante cose: famiglia, quando ci mettiamo intorno a una tavola, amicizia quando a scuola condividiamo la nostra merenda con il compagno che ha dimenticato la sua, festa quando durante un evento prepariamo succose spremute», conclude Laudani.
Ma l’educazione alimentare di Oranfrizer Unifrutti non si conclude; l'impresa, infatti, ha appoggiato ed è stata inserita nelle realtà che aderiscono a “Ripensa la mensa”, un modo differente di far gustare ai bimbi di alcune scuole del catanese, durante la pausa pranzo, genuini menù preparati con alimenti del territorio.
Oranfrizer fa parte del gruppo Unifrutti, di proprietá del Gruppo ADQ di Abu Dhabi, uno dei principali player mondiali nel mercato della frutta fresca, attivo nella produzione, commercializzazione e distribuzione e con oltre 14.000 ettari di terreno in Cile, Italia, Filippine e Sud Africa. Unifrutti, esporta in più di 50 paesi durante tutto l'anno, distribuendo circa 500.000 tonnellate di frutta fresca a più di 500 clienti.(gc)