Selex approda nel retail media

Il Gruppo lancerà la piattaforma unificata per campagne digitali nei punti vendita

Selex approda nel retail media

Selex si prepara a lanciare Selex Media, il nuovo servizio dedicato agli inserzionisti, nei primi giorni di luglio. Con questa iniziativa, il gruppo distributivo fa ufficialmente il suo ingresso operativo nel mondo del retail media, adottando una prospettiva a lungo termine su scala nazionale. Il progetto si presenta come un’iniziativa integrata che, come spiega il direttore generale Maniele Tasca a ItaliaOggi.it: “coinvolge in maniera coordinata tutte le imprese socie, facendo capo a un’unica business unit e utilizzando una sola piattaforma. Questa consentirà di pianificare, veicolare e monitorare l’andamento di una campagna di comunicazione e il suo impatto sulle vendite. I nostri principali ambiti di intervento sono i punti vendita, attraverso spazi promozionali e la radio in-store, oltre al nostro ecosistema digitale composto da portali e app”.

L’obiettivo strategico è ambizioso: entro il 2028, Selex punta a installare schermi digitali in 1.200 negozi, su un potenziale di 1.870 punti vendita aderenti (il network Selex ne conta oltre 3.320 complessivamente). Attualmente, gli schermi sono già stati attivati in un centinaio di negozi; l’obiettivo per fine 2025 è di arrivare a quota 350. Un investimento importante, che conferma – secondo Tasca – “la volontà di fornire un servizio efficiente, preciso e di alta qualità, sostenuto da investimenti tecnologici consistenti, e pensato per evolversi nel tempo”. In futuro, infatti, “la piattaforma Selex Media potrà integrare funzionalità di intelligenza artificiale per individuare con maggiore precisione i segmenti di pubblico più rilevanti per ciascun brand”. Inoltre, “si arriverà a una gestione in self-service delle campagne da parte degli inserzionisti”. Il contesto di mercato è favorevole: secondo le stime di GroupM, il mercato del retail media in Italia dovrebbe raggiungere i 400 milioni di euro entro la fine del 2024, con una crescita prevista tra i 550 e i 600 milioni entro il 2030, limitatamente all’ambito della grande distribuzione organizzata.

Ma come funzionerà nel concreto? Una volta definiti gli elementi della campagna – dal contenuto creativo predisposto dall’inserzionista alla sua declinazione tecnologica – i messaggi dei brand (che siano fornitori Selex o aziende esterne come banche o operatori di telecomunicazioni) verranno integrati all’interno di un palinsesto che comprende anche contenuti istituzionali del gruppo e altre campagne attive. Il cliente finale potrà così beneficiare di un’esperienza d’acquisto più informata, scoprendo promozioni e offerte di suo interesse, come sottolinea ancora Tasca. Dall’altra parte, i brand potranno comprendere meglio i comportamenti d’acquisto, le preferenze dei clienti, nonché l’effetto che una strategia commerciale e comunicativa può avere sul processo decisionale. Per i retailer, infine, l’analisi dell’impatto pubblicitario sulle vendite potrà suggerire eventuali riequilibri nel mix di prodotti a scaffale, analogamente a quanto avviene con i sistemi CRM, ma con una visione più evoluta, dinamica e integrata. (bf)

Crediti foto apertura Italbrix

Fonte: ItaliaOggi