Dal campo
Sand to Green, il progetto che vuole rendere fertile il deserto
L'idea apre l'agricoltura a nuove frontiere
Coltivare il deserto è possibile? C’è chi se lo è chiesto ed è così che è nata l’idea della startup Sand to Green che ha sede in Marocco e che apre il settore agricolo a nuove frontiere attraverso un mix di tecnologie innovative e agroforestazione.
Lo riporta la testata futuroprossimo.it, che sottolinea come il progetto di Sand to Green sia utile per creare un’agricoltura sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici, oltre che un modello green per nutrire una popolazione in crescita.
L’approccio della startup si declina su 4 pilastri: l’agroforestazione, che prevede la coltivazione di alberi da frutto ed erbe aromatiche in un unico spazio, permettendo così di massimizzare la biodiversità e l’efficienza delle risorse; l’intercropping, che consente di coltivare più specie vegetali, ottimizzando spazio e intensificandone la produzione; terzo elemento, di fondamentale importanza, l’uso di acqua salmastra, risorsa spesso abbondante nei deserti, desalinizzata, grazie all’utilizzo di particolari tecnologie così da renderla adatta all’irrigazione; infine, l’ultimo aspetto riguarda la rigenerazione del suolo, attraverso una miscela di compost, biochar e microrganismi che nutrono il terreno stimolandolo.
È in corso una sperimentazione che varà una durata complessiva di 5 anni in un’area a sud del Marocco, dove i ricercatori stanno testando diverse varietà di piante per individuare quelle che si adattano meglio a questo ambiente. Il prossimo step della startup riguarderà un ampliamento dell’area di test a 20 ettari.
L’idea di Sand to Green è un esempio di come innovazione e sostenibilità possono coesistere, procedendo di pari passo verso soluzioni concrete ai problemi globali.
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