Dalla distribuzione
Residui di fitofarmaci: controlli a campione obbligatori anche per la distribuzione
Con una sentenza della Cassazione si istituisce l'obbligo per i supermercati
Nuovi obblighi per la distribuzione organizzata nell'ambito dei controlli delle sostanze dannose.
Come riporta un articolo del Sole24Ore, da oggi “il gestore del supermercato e il direttore delle vendite rispondono per il reato di immissione in commercio di insalata dannosa per il consumatore a causa dell’elevato contenuto di fitofarmaci”.
Per tracciare la filiera, il distributore non può più avvalersi solo del piano di autocontrollo, il cosiddetto Hacpp (Hazard analysis and critical control points).
Le verifiche sui residui dei fitosanitari spetterebbero, in base a quanto stabilito dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Regolamento Cee 178/2002), agli organi competenti e ai produttori agricoli come privati. Ma, dopo una lunga e argomentata sentenza, la Cassazione si è dissociata a difesa della salute dei consumatori.
La Cassazione precisa che eseguire controlli a campione diventa un obbligo. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: immettere sul mercato prodotti che non siano dannosi per il consumatore, ovvero con residui di fitosanitari che non siano oltre la soglia tollerata.