Sostenibilità
Regole sull'etichettatura della IV gamma, Freshfel invita l'Ue a ripensarci
Binard: «Troppe incoerenze»
Freshfel Europe mette in guardia la Commissione europea sulle possibili implicazioni della bozza di proposta sulle norme di commercializzazione e sulle regole sull’etichettatura obbligatoria dell’origine per Paese in merito all’ortofrutta di IV gamma.
Il documento è attualmente in fase di consultazione pubblica tra le parti interessate. Il settore esorta la Commissione europea a ritirare o modificare parti specifiche della sua bozza di proposta che avranno un impatto sulla competitività, sull’aumento dei prezzi e sul consumo di prodotti freschi pronti.
La bozza di regolamento sulle norme di commercializzazione, spiega Freshfel, è destinata ad allinearsi agli obiettivi della strategia Farm to Fork, in particolare le disposizioni relative a una maggiore informazione verso i consumatori e alla riduzione degli sprechi alimentari. Mentre le intenzioni della Commissione Europea sono quelli di raggiungere gli obiettivi della strategia Farm to Fork, la bozza di testo proposta dovrebbe portare ad un significativo aumento dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli pretagliati commercializzati come prodotti di IV gamma. Freshfel Europe ritiene che le nuove norme ridurranno l’attrattiva dei prodotti freschi per i consumatori, violando l’ambizione della Strategia Farm to Fork. Freshfel Europe è inoltre convinta che la proposta della Commissione aumenterà i rifiuti di imballaggi in plastica e genererà più rifiuti alimentari.
Eglė Baecke, direttore di Food Quality & Security, ha dichiarato: “La proposta della Commissione non permetterà all’industria della IV gamma di lavorare frutta e verdura “brutta” o prodotti sovradimensionati. Mentre la Commissione intende ridurre gli sprechi alimentari consentendo che la frutta e la verdura esteticamente non perfette siano vendute localmente e direttamente dai produttori ai consumatori, la quota di questi prodotti ortofrutticoli è trascurabile rispetto ai volumi utilizzati dall’industria della IV gamma, venduti ai consumatori come prodotti pronti per la cucina o per il consumo. Se adottate, le norme discrimineranno ingiustamente gli operatori coinvolti nella preparazione di prodotti di IV gamma rispetto ai produttori di frutta e verdura congelata o in scatola. I produttori di alimenti trasformati potranno comunque rifornirsi di frutta e verdura “brutta”. In questo modo, l’industria della IV gamma non sarà più in grado di contribuire alla riduzione degli sprechi alimentari. Inoltre, ci sono prodotti, come la lattuga, che non possono essere lavorati se non con il taglio e quindi andranno sprecati”.
Per l’approvvigionamento di materie prime, la diversificazione non è semplice e di solito è un processo lungo. La bozza di proposta suggerisce un’etichettatura di origine obbligatoria per tutti i prodotti di IV gamma. Ciò rappresenterà una sfida significativa per gli attuali modelli di approvvigionamento e le pratiche commerciali attuali, con un impatto sulla sicurezza alimentare e sulla diversificazione dell’approvvigionamento di materie prime.
Philippe Binard, delegato generale di Freshfel Europe, ha sottolineato: “Abbiamo notato enormi incoerenze nel testo per quanto riguarda l’etichettatura di origine dei prodotti di IV gamma. Le stesse regole sull’etichettatura d’origine non si applicano a tutte le categorie di alimenti. Vengono proposte regole di etichettatura diverse per i prodotti presentati in miscele o come singoli ingredienti. Inoltre, le regole saranno diverse per i prodotti composti da materie prime che ricadono sotto norme di commercializzazione specifiche o generali. Questo limiterà pesantemente le operazioni quotidiane degli operatori commerciali coinvolti nella produzione di prodotti di IV gamma. Imporrà ostacoli all’approvvigionamento di materie prime perché i materiali di imballaggio che includono indicazioni di origine devono essere prestampati in anticipo. Questo si rifletterà sul prezzo finale per il consumatore europeo, esercitando un’ulteriore pressione sul consumo di frutta e verdura fresca. Oggi il consumo è già inferiore alla norma raccomandata di 400 g al giorno. Le nuove regole avranno un impatto sul consumo, già basso. I consumatori scelgono i prodotti di IV gamma per la loro convenienza in combinazione con il prezzo”.
Attualmente, l’etichettatura dei prodotti di IV gamma è disciplinata dal Regolamento sulle informazioni alimentari ai consumatori. L’industria insiste perché questo venga mantenuto. In alternativa, l’industria esorta la Commissione Europea a modificare la sua proposta e a trovare un compromesso a vantaggio della salute dei consumatori dell’UE, della riduzione degli sprechi alimentari e della tutela dell’ambiente. Ciò può essere ottenuto fornendo un quadro giuridico che consenta all’industria di utilizzare la frutta “brutta” e prodotti sovradimensionati come ingredienti di prodotti di IV gamma. Inoltre, il compromesso deve includere un quadro giuridico che consenta di indicare l’origine come “UE, “non UE”, “UE e non UE” per tutti i prodotti in tutte le composizioni che rientrano nella definizione di prodotti di IV gamma.
Eglė Baecke ha aggiunto: “Il settore esorta i servizi della Commissione a proporre iniziative politiche che siano giustificate e che rispondano agli obiettivi del programma Farm-to-Made e che rispondano agli obiettivi della strategia Farm-to-Fork, sulla base di prove concrete che dimostrino se queste iniziative politiche non provocheranno conseguenze devastanti in altre aree proposte nell’ambito della stessa strategia. È necessaria una governance a livello della Commissione per affrontare gli obiettivi fissati dalla strategia Farm to Fork”.
Fonte: Ufficio Stampa Freshfel