Il meglio di IFN
Regolamento imballaggi, il Parlamento salva l'ortofrutta
Approvato un testo più morbido che da nuova voce al riciclo. A gennaio i triloghi
Ieri il Parlamento Europeo ha espresso il suo voto sul nuovo regolamento UE in materia di imballaggi, approvando un testo più morbido, rispetto alla proposta iniziale della commissione.
Sono stati rivisti i target di riuso e divieti al packaging monouso: l’ortofrutta potrà essere imballata, anche sotto 1,5 chilogrammi, quindi imclusi i prodotti di IV gamma. È stato difatti riconosciuto il ruolo fondamentale della confezione nel garantire la sicurezza alimentare e nella prevenzione degli sprechi.
L’aula ha votato la propria posizione negoziale sulla normativa: il parlamento, a larga maggioranza, ha votato il regolamento europeo sugli imballaggi (Ppwr). Con 426 voti favorevoli, 125 contrari e 74 astenuti, la plenaria ha approvato un testo più morbido, rispetto alla proposta iniziale della commissione. Diversi emendamenti, presentati dai gruppi di maggioranza, sono infatti passati prima del voto finale sulla proposta di regolamento. Il Consiglio UE definirà la proposta negoziale del Parlamento il 18 dicembre e seguirà poi il trilogo, probabilmente a gennaio.
L'Italia sia sempre stata contraria alla proposta iniziale presentata dalla commissione, a partire dalle imprese agroalimentari e quelle dei prodotti per il confezionamento, le più danneggiate dal provvedimento.
De Castro: approccio più realistico
“Chiediamo un approccio più realistico per quanto riguarda gli obiettivi di riuso degli imballaggi alimentari», le parole dell’Eurodeputato Paolo De Castro subito dopo il voto dei parlamentari sul mandato negoziale con il Consiglio sul regolamento imballaggi. «È stata inserita una deroga per tutti quei paesi che, come l’Italia, negli ultimi anni hanno investito in un sistema di riciclo ad alta qualità, tra i più efficienti a livello europeo: chi raggiungerà l’85% di quota di riciclo degli imballaggi interessati sarà infatti esentato dall’obbligo di riuso». De Castro ha poi aggiunto: «Comparti chiave del nostro settore agroalimentare vengono esclusi da questo regolamento, limitando al massimo il rischio di maggiori sprechi alimentari: a partire dalle indicazioni geografiche fino all’ortofrutta”.
Del Core - Ortofrutta Italia
"Ci siamo spesi molto come organismo interprofessionale su questo tema estremamente delicato per il comparto che rappresentiamo e siamo quindi estremamente soddisfatti del voto di oggi, che dimostra come quando si lavora sui contenuti e nel merito delle questioni, senza posizioni ideologiche, ma confrontandosi su dati e elementi oggettivi, si mette la politica, anche quella comunitaria, nelle condizioni di ascoltare e decidere secondo buon senso..
Continuiamo a lavorare per fare completare l’iter legislativo europeo ed ottenere una normativa che aiuterà a migliorare concretamente la sostenibilità della nostra filiera, garantendo luna significativa ed ulteriore riduzione del Food Waste.
Ortofrutta Italia sostiene da tempo che quando la filiera si muove compatta la sua azione riesce a essere realmente efficace.
Coldiretti: Norme imballaggi, l'Europarlamento tutela l'agroalimentare nazionale
Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil ottengono lo stop alle restrizioni sulla normativa sugli imballaggi, garantendo così la tutela del settore agroalimentare e di asset strategici per il Paese. In particolare, il voto prevede l’esenzione dagli obblighi previsti dal regolamento per i prodotti soggetti ad un alto tasso riciclo, valorizzando così le alte performance italiane. Ottenuta, inoltre, la tutela delle bioplastiche totalmente compostabili e biodegradabili. Un risultato che valorizza il primato dell’Italia in tale settore e conferma come tali materiali possano costituire un elemento di forza anche con Paesi schierati su posizioni diverse rappresentando soluzioni incontestabilmente sostenibili. L’Italia, infatti, è diventata negli ultimi anni punto di riferimento globale nel materiale innovativo riciclabile ed ha già raggiunto in termini di riciclo obiettivi superiori alla stragrande maggioranza degli altri Paesi: il tasso di riciclo complessivo degli imballaggi in Italia ha raggiunto quota 73,3% nel 2021, superando l’obiettivo del 70% fissato per il 2030, collocando il nostro Paese al secondo posto in Europa per riciclo degli imballaggi pro-capite.
A trarre vantaggio da questa vittoria, non sono solo le sole aziende degli imballaggi ma a ritroso filiere fondamentali per il nostro Paese quali l’intero settore agroalimentare, dalla produzione, alla trasformazione e distribuzione, con decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Le modifiche alla norma consentiranno, inoltre, la prosecuzione di ingenti investimenti fatti in innovazione e in bioraffinerie prime al mondo oggi in funzione, di cui l’Italia è leader attraverso società quali Eni Versalis - Novamont che, insieme ad altre partecipate pubbliche e campioni nazionali, aderiscono a Filiera Italia. Parliamo di bioplastiche e di bioprodotti da fonti rinnovabili concepiti per la tutela del suolo e delle acque, attraverso la riconversione di siti industriali non più competitivi, nel rispetto delle specificità locali e in partnership con tutti gli attori della filiera. La leadership che il nostro Paese detiene in tali prodotti innovativi è ulteriormente confermata dal fatto che Cina e Stati Uniti stanno cercando di imitare tali prodotti e processi innovativi nella loro corsa agli sviluppi industriali del biomanufacturing.
Per l’agroalimentare in particolare, la nuova proposta salva il settore vitivinicolo, dall’obbligo del riuso delle bottiglie, a tutela del consumatore garantendo il mantenimento degli alti standard sanitari e di qualità delle produzioni made in Italy. Inoltre, salvo anche il settore dell’ortofrutta e, in particolare la IV gamma, dal divieto di confezionamento sotto a 1,5 kg: un risultato che tutela la qualità e la shelf life delle produzioni e, indirettamente, riduce lo spreco alimentare che altrimenti sarebbe aumentato vertiginosamente in pieno contrasto con gli attuali obiettivi europei. Altro risultato positivo riguarda il settore del florovivaismo dove finalmente i vasi da fiori e da piante sono inquadrati come fattore della produzione. Tali modifiche rappresentano un importante risultato soprattutto a tutela della competitività delle imprese dell’agroalimentare italiano e del potere di acquisto dei consumatori in un momento di grande difficoltà economica.
Confagricoltura: Imballaggi, fondamentale il voto del Parlamento Europeo per l'economia italiana
“Un risultato di fondamentale importanza a salvaguardia di una filiera che, dalle imprese agricole fino alla ristorazione, vale il 30% del PIL italiano. E’ stato premiato il lavoro che abbiamo svolto a tutti i livelli e in ogni sede”. Lo dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, con riferimento alla posizione votata oggi dall’Assemblea plenaria del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento riguardante gli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (PPWR).
L’Europarlamento - rileva Confagricoltura - ha votato contro il divieto all’utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg, nonché confermato l’esclusione del vino e degli spumanti dai target di riutilizzo imposti nella proposta originale della Commissione europea. Anche per gli imballaggi monouso nel settore HORECA viene prevista un’importante modifica: saranno vietati a meno che lo Stato membro non possa dimostrare di aver raggiunto alte performance di riciclo (85%) rispetto agli imballaggi immessi sul proprio mercato.
L’Italia ha già raggiunto tali target per cui anche questi imballaggi potranno continuare ad essere commercializzati sul territorio nazionale, sottolinea Confagricoltura.
La parola passa ora al Consiglio dell’Unione che dovrebbe definire l’orientamento generale sulla proposta della Commissione europea il 18 dicembre. “Siamo certi che il Governo italiano riuscirà a stringere le necessarie alleanze per consolidare i miglioramenti votati dal Parlamento europeo”, conclude il presidente di Confagricoltura.
Fonte: Uffici Stampa De Castro, Ortofrutta Italia, Coldiretti e Confagricoltura